Prospettive di vita tra cura e progetto
archi 2019 4
In una società in cui la fascia di popolazione anziana è in costante crescita, anche l'architettura si trova chiamata a immaginare soluzioni e forme di abitare che sappiano accompagnare le persone nel processo d'invecchiamento offrendo loro contesti di vita che prevengano il rischio di isolamento e stimolino all'attività. Archi 4/2019 fa il punto su queste tematiche con una panoramica su diversi approcci all'abitare per la terza e la quarta età: dall'«architettura empatica» dello studio danese NORD Architects alle sperimentazioni locali di Edy Quaglia – con la Masseria Cuntitt di Castel San Pietro – e dello studio Baserga e Mozzetti – con la casa anziani dei Comuni di Leventina –, passando per progetti in Svizzera e Francia. Come scrive Jenny Assi, curatrice del numero con Debora Bonanomi, «l’abitare nella terza e quarta età non può essere pensato in forma isolata rispetto all’abitare delle altre fasce di età. Gli investimenti necessari a soddisfare i bisogni di cure and care dell’anziano devono poter portare benefici anche alle altre generazioni».
Articoli principali:
- Editoriale – Voglia di comunità – Mercedes Daguerre
- From cure to care – Abitare nella terza e quarta età – Jenny Assi
- Invecchiamento attivo – Tra promozione della salute e forme possibili dell’abitare – Giampaolo Cereghetti
- Progettare con empatia – Integrazione e convivenza nei villaggi per il trattamento della demenza – Nord Architects
- Masseria Cuntitt a Castel San Pietro – Edy Quaglia
- Casa Anziani dei Comuni di Leventina – Baserga Mozzetti Architetti
- Centro per la demenza e le malattie psicogeriatriche a Basilea – Müller & Naegelin Architekten
- Centro per anziani a Huningue – Dominique Coulon & associés