Studi emergenti in Svizzera
archi 2022 6
Questo numero di Archi è dedicato al lavoro di giovani studi svizzeri che, sempre più, stanno dimostrando di avere il merito di riuscire a far emergere il proprio approccio al progetto di architettura e di ingegneria all’interno del panorama professionale elvetico.
Si tratta di un’iniziativa critica che non ha avuto l’obiettivo di stilare elenchi esaustivi di opere e di progettisti o di ragionare in chiave prettamente «generazionale» rispetto a questi ultimi ponendo dei limiti all’indagine sulla base della loro età anagrafica: sono comunque professionisti nati entro la metà degli anni Ottanta, la cui eterogeneità di orientamenti professionali e intellettuali è da ricercare anche a partire dalle Scuole svizzere (e non) che hanno frequentato nel corso della loro formazione.
In questo numero:
- Editoriale: Lo «stato di salute» della cultura del progetto in Svizzera – Alberto Bologna, Matteo Moscatelli
- Oltre la «Swiss box», nell’onda lunga della tradizione – Alberto Bologna
- Prove di continuità. La nuova architettura svizzera tra storia e progetto – Matteo Moscatelli
- La concezione strutturale oggi in Svizzera: solo una questione di statica? – Valeria Gozzi
- Tra città e territorio. Casa Zanini Porta, Contone TI – Inches Geleta Architetti
- Una «fabbrica domestica» sospesa sul verde. Casa CCFF, Lancy GE – Leopold Banchini Architects
- Sagome articolate. Manifattura di alta orologeria, Le Locle NE – Kunik de Morsier architectes
- Rinnovare con garbo. Kunsthaus, Glarona GL – Conen Sigl Architekt:innen
- Quando la forma della struttura definisce il carattere. Edificio residenziale, Zurigo ZH – Miriam Zehnder, Fabio Gramazio, Neven Kostic
- Orientamento sensoriale. Centro diurno infantile, Langnau am Albis ZH – Scheibler & Villard Architektur
- Arte, ingegneria, paesaggio Beautiful Bridge #3, Bernex GE – Structurame, Lang/Baumann
- Libri a cura di Mercedes Daguerre