Rist­rut­tu­ra­zio­ne di ca­sa Wild a Giubi­as­co

Gionata Epis

L'architetto racconta l'«avventura sostenibile» della ristrutturazione di una vecchia casa secondo principi ecologici.

Publikationsdatum
07-12-2019

La coppia di committenti si è presentata in ufficio chiedendomi se fosse possibile ristrutturare una vecchia casa in maniera ecologicamente sostenibile. La mia risposta è stata repentina: «Sì», sebbene io non avessi mai ristrutturato una casa in maniera così radicale. La prima intuizione, avuta durante il sopralluogo, è stata che a quella casa mancasse unità.

Una costruzione originaria degli anni ’60 aveva subito un ampliamento mal concepito negli anni ’80 ed il risultato finale risultava essere davvero poco armonioso. Ad ogni intervento che la casa ha subito veniva aggiunto un nuovo materiale da costruzione, ottenendo così disarmonia volumetrica e materiale. Ho pensato che la maniera corretta di intervenire fosse rispettare la struttura portante del manufatto cercando un elemento coerente di unificazione. A sostenere la tesi, per mia fortuna, i committenti si sono presentati con un’immagine di una casa nuova completamente in legno con un tetto a spiovente in lamiera situata in Nord Europa, se non sbaglio, e mi hanno detto: «Ci piacerebbe vivere e crescere i nostri figli in una casa che assomigli a questa, credi sia possibile?». Ancora una volta la mia risposta è stata affermativa, ma ancora non sapevo quale sarebbe stata l’idea di progetto.

Il concetto risolutore di questo progetto è identificabile con le nuove aperture. Un modulo di 180 cm x 180 cm con vetrate fisse a filo facciata esterno, e l’anta di ventilazione a filo muro interno. Un solo elemento unificatore che, assieme al nuovo rivestimento in larice naturale di tutta la casa, definisce il volume in tutta la sua nuova e ritrovata eleganza. La scelta semplice e radicale al tempo stesso di non trattare il legno permetterà alla nuova facciata di invecchiare in maniera del tutto naturale. L’assenza di una gronda sporgente permetterà agli agenti climatici di agire uniformemente sulle facciate ed evitare così spiacevoli variazioni di colore. Particolare attenzione è stata dedicata al disegno del tetto quale quinta facciata visibile dalla strada che sale la valle. La trama ottenuta dalle graffature della lamiera in zinco permette all’intero progetto di presentarsi in tutta la sua austera ricercatezza. All’interno si è optato per un unico tipo di pavimento senza giunti per tutti gli spazi comuni mentre il vecchio parquet delle camere da letto è stato levigato e cerato con prodotti naturali. Anche i vecchi muri sono stati scrostati dalla carta da parati e dalle vecchie pitture siliconiche per lasciare spazio ad un nuovo intonaco in calce tinteggiato con dispersione all’acqua senza solventi. Tutte queste scelte, non scontate affatto, permettono alla parete di respirare letteralmente, permettendo all’umidità che inevitabilmente si crea all’interno degli spazi di migrare all’interno del muro senza causare la formazione di condensa con relative muffe.

La scelta dei materiali naturali – quali la fibra di legno come isolante e il rivestimento in larice proveniente dai boschi Grigionesi – unitamente alla cura del dettaglio fanno di questo progetto un esempio nitido ed efficace per veicolare l’utilizzo di materiali sostenibili, quali il legno ed i suoi derivati, nelle ristrutturazioni di case datate.

Una nota di merito va senza dubbio ai committenti che hanno creduto fin dall’inizio che questa «avventura sostenibile» fosse possibile e realizzabile. Senza la loro lungimiranza e senza la loro attenzione all’ambiente in generale questo progetto non avrebbe potuto prendere forma.

Luogo Giubiasco

Committenza Valesko e Isabella Wild, Giubiasco

Architettura Gionata Epis Architetto Sagl, Bellinzona

Impresa Ugo Cerici SA, Vairano

Progetto impianti RVCS Martinoni e Tamagni, Giubiasco

Progetto impianti elettrici Luce 2000 SA, Camorino

Progetto serramenti Nadir Bruschetti, Malvaglia

Progetto facciate Sciaroni Ranzoni Sagl, Lodrino

Fotografia Gionata Epis Architetto Sagl; Marcelo Villada Ortiz 

Date progetto 2016

Date realizzazione 2017

Pianificazione energetica Beat Bachmann, Sementina

Intervento e tipo edificio Risanamento energetico e ristrutturazione

Categoria edificio (Ae) ca 160 m2

Riscaldamento caldaia olio combustibile esistente

Acqua calda caldaia olio combustibile esistente

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