Re­si­den­ze Ghi­ring­hel­li, Bel­lin­zo­na

Il progetto di Burkhalter Sumi Architekten reagisce all'eterogeneità del contesto adottando due approcci morfologici ben distinti: nella zona a est propone una «casa di ringhiera» che dialoga con gli edifici di dimensioni contenute che la circondano; nella zona a ovest, segnata da ­stabili di altezza maggiore, colloca invece una «torretta». 

Publikationsdatum
04-12-2020

Situato nel mezzo dello sprawl urbano, il progetto di via Ghiringhelli reagisce in modo preciso al contesto suburbano ed eterogeneo: due approcci morfologici del tutto distinti si misurano con il vicinato. La zona a est si confronta con residenze di piccole dimensioni e il progetto propone un edificio a tre piani, sviluppato intorno a un cortile comune a ballatoi, che riprende tipologie tradizionali ticinesi e lombarde. I ballatoi fungono da un lato da accessi protetti dalle intemperie; dall’altro si offrono quali luoghi di incontro, rappresentando un condensatore sociale.

La «casa di ringhiera» è concepita come costruzione prefabbricata in legno. La struttura è modulata su una griglia ­regolare ed è composta da muri divisori portanti, costituiti da montanti sui quali poggiano trasversalmente gli elementi scatolari del solaio. I 48 appartamenti (studio, 2 1/2 e 3 1/2 locali) sono passanti e, sebbene molto compatti, dispongono di zone giorno generose che approfittano del doppio affaccio e di un’estensione della visuale attraverso la veranda (verso il cortile interno) e la loggia privata (sul lato es­terno). Le camere sono disposte sul lato opposto ai ballatoi, in modo da garantire la necessaria intimità.

La zona a ovest si trova nei pressi della strada cantonale, fiancheggiata da ­edifici di altezza maggiore. In analogia al vicinato, si propone dunque un edificio puntuale di cinque piani, una «torretta» con nucleo centrale di distribuzione, quattro abitazioni per piano e balconi ­direzionati in modo da cogliere le viste sul paesaggio. I 19 appartamenti, tutti di 2 1/2 locali, sono di taglio ridotto e vengono disposti ad angolo, approfittando così sempre della doppia esposizione.

La facciata reagisce al contesto urbano: in intonaco minerale, viene organizzata a bande verticali e intonacata con struttura spazzolata.

Partecipanti al progetto

Committenza Helsana Assicurazioni, Zurigo

Architettura Burkhalter Sumi Architekten, Zurigo

Collaboratori Simone Biaggi, Pietro Romagnoli, Kathrin Kaltenbrunner, Carlos Garcia (HSAR)

Direzione lavori KFB Pfister, Olten; Interbau Giubiasco

Ingegneria civile Ingegneria Jelmoni, Ascona

Struttura, costruzione e fornitura in legno Renggli, Schötz

Fisica della costruzione Renggli, Sursee

Ingegneria elettrotecnica Elektro Peter, Willisau

Ingegneria impianti sanitari Markus Stolz + Partner, Lucerna

Consulenza antincendio e protezione fonica Homa architetti, Muralto

Architettura del paesaggio Officina del paesaggio, Lugano

 

Edificio

Volume 20'120 m2

Superficie netta 5'890 m2 (3'660 m2 sopra terra e 2'230 m2 sotto terra, incl. autorimessa)

Superficie lorda 6'729 m2

 

Legno e costruzione

Provenienza area alpina mitteleuropea

 

Date

Concorso e progetto 2017-2018

Realizzazione 2019-2020

 

Costi dell’opera (CCC 1-5) 17,4 milioni di franchi

Questo articolo è apparso nella pubblicazione speciale «Città in legno – Costruire in altezza, soprelevazioni, sicurezza sismica». Altri articoli sul legno sono raccolti nel dossier digitale.

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