L'antenna del Monte Tamaro
Stazione a scopi multipli
Uno dei tre progetti che vanno a comporre la «costellazione» delle antenne dei fratelli Guscetti.
L’intrigante soluzione formale proposta per l’antenna più grande del Canton Ticino arricchisce il crinale che dal Motto Rotondo conduce alla vetta del Monte Tamaro, cercando la simbiosi con la topografia sintetizzandone il carattere tagliente.
La forma volumetrica iniziale viene divisa e slitta lungo la linea di colmo della copertura per permettere all’antenna di incastonarsi nella roccia. L’aspetto formale colpisce per la leggerezza e la dinamicità che sprigiona. L’edificio è avvolto in un elegante rivestimento composto da superfici in cemento armato prefabbricato, pigmentato, lavato e superfici in rame dalle accurate lavorazioni. Il binomio di elementi litici e metallici si integra nella tonalità rossastra tipica delle rocce cristalline del Tamaro. L’edificio sembra emergere dal crinale, innalzandosi verso il cielo, e produce una tensione tra i due elementi naturali che lo definiscono. Viste le dimensioni dell’intervento e la sua ubicazione, per permetterne la celere realizzazione, prima dell’inizio dell’edificazione si è dovuta costruire una spettacolare strada di cantiere con manufatti ancora oggi visibili.
Il cantiere del Tamaro. Alcune note
Per la costruzione dell’antenna del Monte Tamaro, il committente, a causa delle asperità topografiche, dovette attendere che la funivia Rivera-Alpe Foppa e l’infrastruttura ad essa necessaria fossero completate. In seguito, assicurati i collegamenti con quello che potremmo chiamare il campo base, per conquistare definitivamente la vetta fu necessaria l’apertura di una via carrabile sul fianco nord della montagna. L’ardita infrastruttura composta da numerosi manufatti di rilievo, quali gli spettacolari tornanti e la galleria a metà della tratta, venne realizzata con materiali autoctoni.
Per l’ancoraggio dell’antenna nella roccia sottostante furono necessari imponenti sbancamenti. È interessante far notare che proprio grazie alle imponenti opere di scavo, sebbene l’edificio sia di notevoli dimensioni, unicamente una piccola parte risulti visibile. Durante sei anni il personale delle diverse imprese dovette lavorare in condizioni precarie dovute all’alta quota e all’avvicendamento delle stagioni e venne ospitato nella vicina capanna alpina per evitare le lunghe trasferte quotidiane a valle. Lungo la strada vennero trasportati, oltre ai tubolari metallici componenti l’antenna, anche i rivestimenti in calcestruzzo armato prefabbricato.
1850 m.s.m.
Accesso strada di cantiere, sentiero dalla località Corte di Sopra. Cartina 1:50’000 Malcantone, 2’711’762 / 1’107’411
Anno costruzione 1980-1987
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