Edi­fi­cio re­si­denzia­le a Lu­ga­no

Nel progetto di un edificio di appartamenti nel quartiere di Viganello a Lugano ci siamo confrontati con il tema del rinnovamento del tessuto urbano, nel quale l’architetto, anche cambiando solo un singolo tassello in un contesto costruito, ha la responsabilità di rimodellare uno spazio di vita che fa parte della memoria collettiva degli abitanti.

Publikationsdatum
11-12-2017
Revision
11-12-2017

La nuova costruzione sostituisce un edificio degli anni Quaranta in un quartiere di Lugano dove le palazzine a 3 o 4 piani di inizio-metà Novecento hanno gradualmente lasciato il posto a nuove edificazioni di 7 piani. 
Per lo sviluppo di questo progetto ci siamo posti precisi obiettivi: da un lato costruire nuovi alloggi che offrissero un’alta qualità abitativa a costi contenuti rispettando gli attuali standard energetici; dall’altro costruire un luogo, porre un elemento che potesse inserirsi nel contesto in maniera armonica e nel contempo contribuire a chiarire la struttura del quartiere in un tessuto preesistente. La forma della particella permetteva di costruire un edificio stretto e lungo, di dimensioni contenute in pianta ma con un’altezza di 22,5 ml.

Le costrizioni date dalla forma del sedime sono diventate il punto di partenza del progetto, che si è concentrato sull’aspetto dinamico di un volume che a seconda dei punti di vista poteva essere percepito come fronte o come un edificio a torre.
Inoltre la posizione del terreno, posto all’incrocio fra due strade, accentua l’importanza di questo volume nella lettura del tessuto urbano. La volontà di lavorare su una forma dinamica e il desiderio di riferirsi all’architettura originale del luogo ci hanno portato a riguardare i progetti di Mario Chiattone (in particolare quelli dei primi anni Venti), architetto del quale ancora oggi si trovano alcune testimonianze nello stesso quartiere.

Alla fine del percorso progettuale abbiamo proposto un edificio in qualche modo fuori dal tempo, nel quale elementi contemporanei, storici e del primo moderno convivono in maniera armonica. Il piano terra ha un impianto ridotto rispetto ai piani superiori, che verso sud sono aggettanti in modo da aumentare l’effetto dinamico delle forme. Rivestito in piastrelle di gres porcellanato color verde acqua forma lo zoccolo dell’edificio. I piani superiori sono intonacati e tinteggiati di un colore beige che col variare della luce assume una colorazione neutra, gialla o rosata.

Tutte le facciate sono isolate termicamente all’esterno, soluzione che dal punto di vista energetico è la più vantaggiosa. Abbiamo utilizzato la possibilità di variare lo spessore del rivestimento termico esterno dei pani superiori per disegnare le curve esterne dell’edificio, in modo da creare dei nastri continui che girano attorno ad ogni piano generando i balconi.
In facciata abbiamo usato due tipologie di aperture: finestre rettangolari per i locali d’abitazione e dei buchi formati da uno o più cerchi posti a filo facciata per illuminare le zone di circolazione e di servizio. I colori usati riprendono la paletta cromatica degli edifici degli anni Quaranta.

Per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi interni questa è molto semplice. Il piano tipo è studiato in modo che si possano ricavare due piccoli appartamenti o un unico appartamento più grande e gli spazi di circolazione sono ridotti al minimo in modo da dedicare la maggior superficie possibile alle abitazioni. Negli appartamenti grandi, che occupano tutto il piano, la zona giorno ha un doppio affaccio in modo da godere del sole della mattina a est e del sole della sera a ovest.

Committenza: Saunion SA

Architettura: Studio d'architettura Lukas Meyer, Ira Piattini

Direzione Lavori: Direzione Lavori SA

Progetto impianti RCVS: Studio d'ingegneria Visani Rusconi Talleri SA

Progetto impianti elettrici: Elettroconsulenze Solcà SA

Consulenze antincendio: Tami-Cometta & Associati SA

Fisica della costruzione: Think Exergy SA

Date: progetto 2012-2013, realizzazione 2013-2015

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