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L’eredità dell’opera di Robert Maillart
archi 2021 5
20.00 CHF
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Partendo da due episodi significativi – l’esposizione Robert Maillart: Engineer, realizzata nel 1947 al MoMA di New York e la pubblicazione nel 1950 del libro Switzerland Builds: Its Native and Modern Architecture, del fotografo statunitense G.E. Kidder Smith – i curatori di «Archi» 5/2021 indagano il tipo di narrazione visiva che ha contribuito a definire la genealogia critica dell’opera di Maillart, accuratamente costruita tramite le magnifiche fotografie dei suoi ponti e diventata progressivamente – specialmente nei testi di Sigfried Giedion, Max Bill e David Billington – espressione canonica del Neues Bauen in Svizzera.
In questo numero:
- Editoriale Die gute Form – Mercedes Daguerre
- Un ingegnere nell’Olimpo del movimento moderno – Giulio Barazzetta, Gabriele Neri
- Robert Maillart homme à tout faire, avventuriero tra città e campagna – Jacques Gubler
- Ponti sospesi, al contrario – Tullia Iori, Eliana Alessandrelli
- Peculiarità e implicazioni sulla sicurezza delle costruzioni in cemento armato – Bernardino Chiaia, Gianfranco Piana
- Due Ponti di Maillart non realizzati – Jürg Conzett
- Libri Punto Franco – Massimiliano Savorra
- Libri Opere di ingegneria svizzera 2021/2022 – Judit Solt