Passerelle
archi 2023 4
Anche se l’argomento dei ponti pedonali è già stato affrontato in passato, in questo numero è il concetto di versatilità la chiave di lettura dei contributi. Infatti questa attitudine di apertura conoscitiva che predilige Jacques Gubler, riprendendo un articolo di Diego Peverelli degli inizi degli anni Ottanta (Solution technique – Proposition architecturale), in cui l’elogio della passerella partiva dalla constatazione che – nonostante l'essenzialità del programma – il tema permetteva un ampio raggio di sperimentazione progettuale. L’autore accenna ad alcuni aspetti peculiari che interessano il tema, tra cui l’ipotesi del suo uso come strumento di ricerca di plusvalore urbano in esempi localizzati a Ginevra, Losanna e Basilea: la successione delle cartoline presentate coglie – con la cifra ironica che caratterizza la sua narrazione – la forza evocativa di ogni singolo intervento.
In questo numero:
- Editoriale: Manufatti della viabilità: estetica del movimento – Mercedes Daguerre
- L’avventura della passerella, grado zero più uno dell’architettura – Jacques Gubler
- Convergenze progettuali – Jürg Conzett, Georges Descombes
- Passerelle tra vecchio e nuovo millennio – Tullia Iori
- Attraversare, guardare, connettere – Alejandro Bernabeu, Jorge Bernabeu
- Il materiale: un aspetto essenziale – Valeria Gozzi
- Tra le montagne. Ciclopista Valle Maggia – Moro & Moro, Ruprecht Ingegneria, Dazio & Sciarini, Pini Group
- Sopra il fiume. Passerella Torretta a Bellinzona – AR&PA Engineering, Pianifica, AZPML-DNF
- Superare la strada. Passerella ciclabile a Écublens – INGPHI
- Sospesi sui binari. Passerella Negrelli a Zurigo – Conzett Bronzini Partner, Diggelmann + Partner, 10:8 Architekten
- Le procedure sbagliate nei concorsi – Pablo Valsangiacomo
- Libri – Giovanni Fenoglio