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Elogio della compressione
archi 2018 5
20.00 CHF
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Prendendo spunto dalla definizione di Roland Barthes «le contemporain est l’inactuel», Archi si domanda in questo numero quanto la pietra naturale massiccia sia oggi un materiale contemporaneo. I saggi presentati riflettono sulle difficoltà connaturate ai metodi estrattivi, sulle peculiarità di ogni tipo di roccia, sulle procedure necessarie per arrivare a una soluzione costruttiva pertinente, sulle regole compositive che gli architetti adoperano per rispondere alle esigenze del materiale e a tutte le sue particolari declinazioni nella definizione del rapporto con la forma.
Articoli pricipali:
- Costruire in pietra: l’altro moderno e il contemporaneo, Mercedes Daguerre
- La pietra naturale massiccia – O l’operazione di trasformare una cava in edificio, Stefano Zerbi
- Sobrio e frugale, Gilles Perraudin
- C’è abbastanza pietra in Svizzera?, Guillaume Habert
- Alloggi sociali, Bry-sur-Marne, Eliet & Lehmann
- Trasfigurazione di una casa, Ascona, wespi de meuron romeo architetti
- Padiglione di ingresso agli scavi dell’Artemision, Siracusa, Vincenzo Latina
- Cave di Arzo – Riqualificazione dell’area e riuso degli stabili, Enrico Sassi
- Ca’n Terra, Minorca, Ensamble Studio
- Senza pietre non c’è arco: due passerelle a confronto, Stefano Zerbi (Trutg dil Flem, il ponte della cascata, Flims, Jürg Conzett, Passerelle interne dei bagni termali, Locarno, Moro & Moro)