Premio Maestri Comacini 2015
Dal 15 giugno all’8 agosto 2016 la nuova sede dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia di Como (il Novocomum di Giuseppe Terragni) ospita una mostra dedicata al premio triennale di architettura «Maestri Comacini».
Il premio – indetto dallo stesso Ordine con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri e dell’Ance Como – riguarda le opere realizzate sul territorio comasco nei due anni precedenti e vuole riconoscere la qualità dell’opera, intesa come espressione del rapporto tra progettista, impresa esecutrice e committenza, nel solco di un riferimento tradizionale nella storia dell’edilizia locale che implica oggi sinergia tra gli operatori consapevolmente coinvolti nell’atto di costruire.
La giuria presieduta da Nicola Di Battista (direttore di «Domus») e composta da Patricia Viel (studio Antonio Citterio Patricia Viel and Partners), Stefano De Angelis (professore della Henan Polytecnic University, Cina), Augusto Allegrini (presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pavia e della Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri Lombardi) e Lorenza Ceruti (segretario del premio) ha valutato le 28 opere presentate in quattro categorie, premiando i seguenti progettisti:
A. Nuove costruzioni
1° premio: arch. Marco Ortalli e arch. Dario Cazzaniga, edificio in via Volta 16, Erba / menzione: Arkham Project - arch. Luca Ambrosini, arch. Marco Longatti con arch. Michele Zamperini, villa G a Guanzate.
B. Recupero di costruzioni esistenti
1° premio: arch. Lorenzo Guzzini, casa G a Como / menzione: arch. Paolo Brambilla, arch. Elisabetta Orsoni, arch. Corrado Tagliabue, serra piccola del Grumello, Como.
C. Spazi urbani ed infrastrutture
1° premio: arch. Paolo Brambilla, arch. Renato Conti, arch. Corrado Tagliabue, ing. G. Michele Colombo, ponte del chilometro, Como.
D. Architetture d’interni
1° premio: Lopes Brenna architetti – arch. Cristiana Lopes, arch. Giacomo Brenna, appartamento VM, Cantù.
Anche in questa edizione (il cui premio include un’opera del architetto/pittore Marco Vido), i risultati tratteggiano un panorama dello stato dell’arte nel territorio comasco, la cui unicità per storia e paesaggio diventa una vera e propria sfida all’architettura contemporanea.