Due va­sche per la pi­sci­na del Mo­tel Lo­so­ne

Nel 1956 Charly Glaus-Somaini, proprietario del Motel Losone, incaricò Isler di progettare la piscina esterna della struttura alberghiera. Questa è stata uno dei suoi primi lavori realizzati e venne presentato nella sua relazione New Shapes for Shells durante la nota conferenza di Madrid del 1959 come esempio applicativo del metodo del cumulo di terra a forma libera (freely-shaped hill). Il sistema prevedeva l’utilizzo di una massa di terreno disposta secondo l’angolo di natural declivio, come cassaforma su cui gettare il calcestruzzo. Il guscio una volta indurito si poteva movimentare come un elemento prefabbricato.
Nel caso della vasca si è trattato di un’inversione del procedimento: la geometria di scavo risulta dunque definita sfruttando la stabilità intrinseca del terreno senza la necessità di aggiungere ulteriore materiale di consolidamento se non quanto necessario per l’impermeabilizzazione. La tecnica di posa del poliestere fibrorinforzato utilizzato come impermeabilizzante è stata infine quella impiegata nell’esecuzione in opera; ciò ha permesso di non ricorrere alla prefabbricazione.

Luogo: Losone

Committente: Motel Losone (Charly Glaus-Somaini)

Architettura e ingegneria civile: Heinz Isler

Cronologia: 1956-1962

Geometria 

 

dimensioni lato: 32 m; lato: 24 m, superficie piscina principale ampliata: 370 m2, superficie piscina bambini: 200 m2. 

 

spessore 3-4 mm poliestere, vetroresina

 

fondazioni: superficiali

 

Materiali: poliestere fibrorinforzato

Concetto statico: vasca

Metodo 

 

principio sperimentale cumulo di terra a forma libera (freely-shaped hill)

 

modellazione (fisico, numerico, calcolo) nessun modello utilizzato

Contesto

destinazione: impianto sportivo e ricreativo

 

inserimento albergo, ambiente periurbano