Biblioteca civica Elsa Morante
Il progetto della Biblioteca civica del comune di Lonate Ceppino, firmato dal milanese Dap Studio, ha previsto il restauro dell’ex oratorio San Michele e la realizzazione di un volume di ampliamento.
L’edificio storico costituisce una delle presenze architettoniche emergenti all’interno del territorio comunale. Il recupero è avvenuto nel rispetto della preesistenza: i nuovi interventi e le scelte di materiali e finiture hanno avuto, come obiettivo primario, la valorizzazione delle sue caratteristiche originarie.
Parallelamente al fronte est è stato realizzato un nuovo volume che si accosta in modo discreto alla preesistenza e che contiene i collegamenti verticali, i locali di servizio e i montanti degli impianti.
Questa scelta ha consentito di adeguare l’edificio storico alle esigenze funzionali «portando fuori» tutti quegli elementi che sarebbero risultati maggiormente invasivi, permettendo di minimizzare gli interventi demolitivi e facilitando la condivisione degli spazi di servizio.
L’architettura del nuovo volume è caratterizzata da un profilo che si assottiglia nelle parte più alta, con un lato inclinato che pare ritrarsi per lasciare maggiore spazio alla copertura a falde della preesistenza. La dialettica tra edificio storico e nuovo ampliamento è la chiave di lettura di tutto l’intervento ed è il tema che ha orientato le scelte progettuali.
Il rapporto tra le due presenze è stato giocato contrapponendo matericità e leggerezza, solidità e instabilità, materiali opachi e materiali riflettenti: l’enfatizzazione delle differenze valorizza le peculiarità di entrambi i volumi, in un reciproco rapporto di figura e sfondo.
La Biblioteca, al primo piano dell’edificio storico, è caratterizzata da un grande spazio aperto organizzato per aree specifiche: la zona reference con piccola emeroteca in prossimità della zona di ingresso, l’area bambini, le scaffalature e i tavoli per la consultazione.
Al piano soprastante, la sala delle capriate è uno spazio polifunzionale e flessibile, destinato a ospitare convegni ed esposizioni indipendentemente dagli orari di apertura della Biblioteca, grazie alla posizione baricentrica dell’area di ingresso.
Un ulteriore collegamento tra i volumi è stato assicurato al livello del primo piano realizzando un volume rivestito, esternamente, in legno.
Il volume di ampliamento articola i locali di servizio, i cavedi tecnici e le risalite al livello superiore, anche se la promenade di collegamento non si esaurisce alla quota del primo piano. Laddove lo spazio interno si contrae, una passerella inclinata prosegue fino ad un piccolo ambiente illuminato da una vetrata angolare: è questo il punto in cui l’architettura si smaterializza e i confini tra interno ed esterno si confondono.
Questo piccolo ambito è il punto di arrivo della particolare sequenza spaziale che si sviluppa all’interno dell’edificio e può essere utilizzato come spazio per l’attesa o la lettura.
Il progetto, pubblicato su prestigiose riviste e cataloghi di architettura, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali citiamo: Premio Philippe Rotthier 2011 (progetto premiato); Premio Mies van der Rohe 2011 (progetto selezionato); European Aluminium in Renovation Award, Bruxelles 2009 (progetto premiato); Premio Alluminium in Renovation, 2009 (premio sezione italiana); Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana, premio promosso dalla Triennale di Milano 2009 (menzione d’onore).