Gulliver in cortile
Florian Graf
Con School Models, Florian Graf trasforma il cortile della scuola Hofacker a Zurigo in un paesaggio ludico e riflessivo. Tra gioco e architettura, i modelli scultorei in scala rimescolano le proporzioni e invitano bambini e adulti a riscoprire lo spazio scolastico con nuovi occhi.
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Schulanlage Hofacker, Zürich ZH
L’installazione School Models di Florian Graf a Zurigo ragiona su questioni spaziali, temporali e pedagogiche, ricomponendole in unità per il medium del modello (architettonico), trasformato in opera scultorea.
Nell’ambito di una nuova costruzione e della ristrutturazione degli edifici tutelati del complesso scolastico Hofacker, nel quartiere Hirslanden, la proposta di Graf è risultata vincitrice di un concorso indetto dal Dipartimento Arte e Architettura dell’Ufficio delle Costruzioni della municipalità di Zurigo.
In uno slideshow pubblicato dall’artista su YouTube – Making Of «School Models» – egli si domanda: «i bambini sono piccoli adulti?», «gli adulti sono bambini grandi?». L’impiego di aggettivi relativi alle dimensioni e le domande circa le rispettive proporzioni dimensionali si affiancano a una sorta di presa d’atto del ruolo del modello nella storia del pensiero artistico e architettonico che, ogni qual volta venga impiegato, innesca un’azione interpretativa e, proprio per questo, si presta a favorire processi creativi. Il modello, sebbene più piccolo dell’oggetto rappresentato, ne fornisce infatti una panoramica generale, difficilmente ottenibile altrimenti; «i modelli sono una sorta di realtà intermedia», si pongono al confine tra realtà e rappresentazione, oltrepassandolo in entrambe le direzioni.
È questo l’obiettivo di Graf: ribaltare i consueti nessi esistenti tra edifici e persone consentendo che i bambini possano impossessarsi spazialmente e, di conseguenza, anche materialmente dei luoghi in cui trascorrono le loro giornate, tutto ciò giocando. È questa la ragione per cui i massicci modelli in scala 1:20 in pietra calcarea bianca delle tre scuole di Hofacker, diventano opera d’arte e, proprio come nella miglior tradizione museale, vengono collocati su monumentali piedistalli in graniglia di cemento colorata, che in questo caso non sono altro che giganteschi blocchi da costruzioni per bambini del tutto sovradimensionati. Questo continuo sdoppiamento di scala impedisce qualsiasi lettura convenzionale e invita gli studenti a riappropriarsi della scuola, salendo sui modelli, sedendocisi sopra o guardandoli dall’alto. Al contempo Graf fa in modo che l’attenzione si focalizzi sull’architettura e sugli spazi che essa definisce. I tre edifici scolastici, il primo del 1898 di Friedrich Wehrli, il secondo del 1938 di Hermann Herter e l’ultimo di E2A Architekten, completato nel 2022, proprio nel confronto diretto vengono ricomposti in unità. È interessante inoltre notare quanto irriverenza e omaggio si mescolino. Graf si sente libero di ricollocare i tre edifici: seppur con un evidente riferimento alle relazioni spaziali esistenti, li riposiziona, slittandoli e muovendoli a piacimento e vi aggiunge una torre, ottenuta impilando cinque blocchi da costruzioni per bambini che, con i loro rosso e verde brillante, sdrammatizzano la composta serietà dei tre silenziosi e imponenti edifici.
Sovvertite le relazioni spaziali esistenti, si gioca sullo straniamento, riducendo l’architettura a icona ed esaltando la gestualità, ma al contempo si rende omaggio all’architettura delle tre scuole, facendone un monumento. Quanto questo ottenga i risultati sperati e sia capace di incidere sulla percezione dei bambini e degli adulti che frequenteranno il cortile non è dato saperlo, si può tuttavia supporre che qui Gulliver si troverebbe a suo agio, proprio come gli artisti invitati a esibirsi in occasione dell’inaugurazione dell’installazione nel settembre del 2023.
Luogo Hofackerstrasse 45, Zürich
Committenza Fachstelle Kunst und Bau, Amt für Hochbauten, Stadt Zürich
Artista Florian Graf, Basel
Architettura del paesaggio Ganz Landschaftsarchitektur, Zürich
Direzione lavori Florian Graf, Basel
Fotografia Stefan Altenburger, Zürich
Date concorso 2019 progetto 2020-2023; realizzazione 2023