Il contributo delle donne nell’architettura contemporanea
Una mostra presso la fondazione dell’Ordine degli architetti di Milano racconta i progetti di architette internazionali, sul tema della cultura e dell’educazione. Tra le selezionate, la ginevrina Inès Lamunière dello studio Dl-a.
Il contributo delle donne nell’architettura contemporanea è il tema della conferenza – svoltasi l’8 marzo 2023 – e della mostra organizzata e curata da Arianna Callocchia presso la Fondazione dell’Ordine degli architetti di Milano, con l’obiettivo di esplorare il ruolo delle architette contemporanee sui temi dell’educazione e della cultura: non solo dibattito e riflessioni, quindi, ma progetti di architettura costruiti da studi professionali al femminile, secondo una pluralità di sguardi, che spazia da est a ovest, nord e sud del mondo.
Durante la conferenza sono stati presentati quattro progetti di scuole, realizzate in Svizzera, Finlandia, Olanda e Spagna, raccontati in prima persona dalle architette. Tra le progettiste selezionate, la ginevrina Inès Lamunière – titolare dello studio dl-a e membro SIA – ha mostrato l’intervento di recupero del Pâquis a Ginevra, una delle zone più interessanti della città: un complesso architettonico e urbanistico realizzato da Jean Jacques Oberson tra il 1965 e il 1975, che ha avuto un ruolo sociale esemplare per la città (vedere, inoltre, l’articolo di espazium). Nell’intervento di recupero della scuola e centro di quartiere del Pâquis, lo studio Inès Lamunière e dl-a prestano molta attenzione al tema della sostenibilità e alle mutate esigenze sociali del quartiere ginevrino. Il centro ospita una scuola con 37 aule, un teatro e una sala polivalente, e altri servizi collettivi come una biblioteca e un centro ricreativo. Le grandi superfici vetrate del nuovo progetto architettonico, esaltano il nuovo rapporto tra la scuola e lo spazio urbano circostante.
La spagnola Carme Pinós (Estudio Carme Pinós, Barcellona) prima donna spagnola ad aver vinto il Premio d’architettura Brunner Memorial Prize nel 2022, ha esposto il progetto della Scuola Massana a Barcellona: un edificio contemporaneo realizzato nel centro storico della città che, attraverso il dinamismo dei volumi, dialoga armoniosamente con il contesto urbano; l’olandese Dorte Kristensen (Atelier PRO architects, L’Aia) ha parlato del progetto di recupero e ampliamento dell'ex edificio della scuola secondaria Mts di Amsterdam: un intervento che rinnova l’edificio municipale – progettato nel 1973 dall'architetto B.J. Ingwersen – come nuova sede alla scuola superiore Lumion Amsterdam; e, infine, la finlandese Virve Väisänen (Luo architects, Oulu) ha illustrato il progetto della scuola in legno (a Lumijoki), che ha fornito alla comunità rurale locale un edificio sostenibile in armonia con il contesto naturale.
La mostra – aperta dall’8 marzo al 30 marzo 2023 – presenta al pubblico una selezione di opere internazionali e recenti realizzate in tutto il mondo – dall’Australia agli Stati Uniti, dal Messico agli Emirati Arabi Uniti e al Sudafrica.
Si tratta di progetti ex novo, ma anche di recupero architettonico, di ampliamenti sull’esistente, o progetti di rigenerazione urbana firmati da progettiste donne che abbiano fondato (o co-fondato studi di architettura internazionali).
Tra le architetture extraeuropee, il progetto dell’Università ESTOA (UDEM) a Monterrey in Messico dell’architetta Tatiana Bilbao (Tatiana Bilbao Estudio, Città del Messico) e il nuovo Hub per l’arte e la creatività NXTHVN (New Haven, Stati Uniti d’America) dell’architetta Deborah Berke (Deborah Berke Partners, New York). Sono trattati nella mostra non solo i temi della sostenibilità ambientale, dell’innovazione tecnologia, del recupero architettonico e della rigenerazione urbana, ma anche quelli dell’impatto sociale e del benessere generale delle persone, in un’ottica di confronto e scambio professionale, che possa creare un dialogo proficuo nel mondo della progettazione internazionale.
Gli studi di architettura, fondati o co-fondati da architette che sono stati selezionati per la mostra sono rispettivamente:
Australia: Kennedy Nolan;
Emirati Arabi Uniti: Dabbagh Architects;
Finlandia: Luo architects;
Giappone: Tezuka Architects;
Messico: Tatiana Bilbao Estudio;
Paesi Bassi: Atelier PRO architects;
Perù: Llosa Cortegana Arquitectos;
Spagna: Estudio Carme Pinós;
Stati Uniti d’America: Deborah Berke Partners;
Sud Africa: Lemon Pebble Architects and Urban Designers;
Svizzera: dl-a, designlab-architecture sa;
Turchia: Uygur Architects.
L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione della SIA – società svizzera degli ingegneri e degli architetti – sezione internazionale, dell’ Ambasciata di Finlandia in Italia, dell’Ambasciata di Spagna in Italia, dell’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, del Consolato generale di Svizzera a Milano, dell’ATL – The Association of Finnish Architects’ Offices, dell’Instituto Cervantes Milán.
«Il contributo delle donne nell’architettura contemporanea. Progetti per l’educazione e la cultura nel mondo»
Mostra a cura di Arianna Callocchia
Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano
via Solferino 19, Milano.
Ingresso libero.
Lun-Ven 10-13 / 14.30-18.