Cerimonia e mostra per lo Swiss Architectural Award 2020
Il premio sarà assegnato il 1° aprile a Stéphanie Bru e Alexandre Theriot, titolari dello studio francese Bruther, per la loro architettura «caratterizzata da una profonda istanza civica». La cerimonia farà anche da inaugurazione alla mostra che presenta i progetti candidati al riconoscimento.
Il 1° aprile alle 19 nell'Auditorio del Teatro dell'architettura di Mendrisio sarà attribuito lo Swiss Architectural Award 2020, premio promosso dalla Fondazione Teatro dell'architettura e mirante a promuovere una pratica della progettazione attenta alle questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee. Il riconoscimento è destinato ad architetti di meno di 50 anni di qualsiasi nazionalità che abbiano realizzato almeno tre opere significative.
Leggi l'intervista a Stéphanie Bru e Alexandre Theriot dello studio Bruther
Quest'anno, per la prima volta, ad assegnarlo è stata una giuria composta da esponenti di tre grandi scuole d'architettura svizzere: comprendeva infatti Riccardo Blumer (direttore dell’Accademia di architettura), Dieter Dietz (direttore della Section d’Architecture dell'EPFL-ENAC) e Christophe Girot (decano del Departement Architektur dell'ETHZ), cui si aggiungevano João Luís Carrilho da Graça e Mario Botta, presidente della Fondazione Teatro dell’architettura e della stessa giuria.
Lo Swiss Architectural Award, che quest'anno raggiunge la settima edizione, è stato assegnato a Stéphanie Bru e Alexandre Theriot, titolari dello studio francese Bruther, per tre progetti: il Centro culturale e sportivo Saint-Blaise di Parigi (2010-2014), il New Generation Research Center di Caen (2013-2015) e la Residenza per ricercatori universitari «Maison Julie-Victoire Daubié» di Parigi (2014-2018). I due architetti, scrive la giuria, «affrontano, con grande coerenza e qualità, il tema della periferia (e nello specifico, la periferia delle città francesi), riconosciuta come luogo nevralgico in cui si manifestano, con forza dirompente, le contraddizioni della nostra società. In contesti difficili, percorsi da tensioni sociali e caratterizzati da spazi anonimi se non degradati, Bruther interviene con un’architettura caratterizzata da una profonda istanza civica, che si propone di restituire dignità a questi luoghi e ai loro abitanti».
«I nostri progetti» ha dichiarato lo studio, che si muove tra architettura, urbanistica, paesaggio e didattica (Theriot insegna attualmente al Politecnico di Zurigo), «suggeriscono un delicato equilibrio tra strategia e forma, rigore e libertà, specificità e genericità, immediatezza e istanza evolutiva».
Nel corso della premiazione Bru e Theriot terranno una conferenza sulla propria opera. Sarà preceduta dagli interventi di Boas Erez, rettore dell’Università della Svizzera italiana, dei giurati Mario Botta, Riccardo Blumer, Dieter Dietz e Christophe Girot, del segretario del premio Nicola Navone e di Marco Della Torre, coordinatore di direzione e responsabile delle mostre dell’Accademia di architettura.
La cerimonia segnerà anche l'inaugurazione dell'esposizione che presenta i lavori dei 33 studi candidati al riconoscimento, che rimarrà aperta fino al 24 dicembre 2021 nell'Auditorio del Teatro. Ai vincitori sarà dedicato un approfondimento con le fotografie e i video di Enrico Cano. L'esposizione sarà presentata in un catalogo in italiano e inglese curato da Nicola Navone.
Lo studio Bruther è stato scelto tra 33 candidati provenienti da 19 paesi e segnalati da un comitato di advisor composto da Manuel Aires Mateus (Portogallo), Solano Benitez (Paraguay), Angelo Bucci (Brasile), Marianne Burkhalter (Svizzera), Sean Godsell (Australia), Steven Holl (USA), Junya Ishigami (Giappone), Bijoy Jain (India), Shelley McNamara (Irlanda), Valerio Olgiati (Svizzera), Adolph Stiller (Austria), Elisa Valero (Spagna) e Paolo Zermani (Italia). I candidati erano:
- Al Borde (Pascual Gangotena, David Barragán, Marialuisa Borja, Esteban Benavides; Ecuador);
- Arrhov Frick (Johan Arrhov, Henrik Frick, Svezia);
- Bernardo Bader (Austria);
- Barbas Lopes Arquitectos (Patricia Barbas, Diogo Lopes, Portogallo);
- Tatiana Bilbao (Messico);
- Bruther (Stéphanie Bru, Alexandre Theriot, Francia);
- Riccardo Butini (Italia);
- Carmody Groarke (Kevin Carmody, Andy Groarke, Inghilterra);
- Ricardo Carvalho (Portogallo);
- Kashef Mahboob Chowdhury (Bangladesh);
- DECA Architecture (Alexandros Vaitsos, Carlos Loperena, Grecia);
- Angela Deuber (Svizzera);
- Edition Office (Kim Bridgland, Aaron Roberts, Australia);
- Estudio MMX (Jorge Arvizu, Ignacio del Rio Emmanuel Ramirez, Diego Ricalde, Messico);
- Nick Gelpi (USA);
- Guidotti Architetti (Giacomo Guidotti, Riccarda Guidotti, Svizzera);
- Carla Juaçaba (Brasile);
- langarita-navarro arquitectos (Maria Langarita, Victor Navarro, Spagna);
- MAPA (Luciano Rocha de Andrades, Matías Carballal Zeballos, Andrés Gobba Hannay, Maurício Lopez Franco, Silvio Lagranha Machado, Brasile);
- Shingo Masuda+Katsuhisa Otsubo (Giappone);
- Daniel Moreno Flores (Ecuador);
- Erika Nakagawa (Giappone);
- OFFICE (Kersten Geers, David Van Severen, Belgio);
- Camilo Rebelo (Portogallo);
- RAW – Robust Architecture Workshop (Milinda Pathiraja, Ganga Ratnayake, Sri Lanka);
- Sabin Blanco Architects (Patricia Sabín Díaz, Enrique M. Blanco Lorenzo, Spagna);
- SIAA_ (Cesar Shundi Iwamizu, Brasile);
- Taylor and Hinds Architects (Poppy Taylor, Mat Hinds, Australia);
- Ted’A Arquitectes (Irene Perez Piferrer, Jaume Mayol Amengual, Spagna);
- Terra+Tuma (Danilo Terra, Fernanda Sakano, Pedro Tuma, Juliana Terra, Brasile);
- Francesca Torzo (Italia);
- Christian Wassmann (USA);
- Xu Tiantian (Cina).
Dove e quando
La cerimonia di premiazione è prevista il 1° aprile 2021 alle 19 nell'Auditorio del Teatro dell'architettura di Mendrisio, in via Turconi 25, e potrà essere seguita in diretta streaming sui siti dell'Accademia e del Teatro. Maggiori informazioni sul premio sul sito dello Swiss Architectural Award.
La mostra sarà aperta dal 2 aprile al 24 dicembre 2021, sempre nell'Auditorio. Maggiori informazioni sul sito del Teatro.