Ampliamento del cimitero, Pedrinate
Il progetto per l’ampliamento del Cimitero di Pedrinate nasce dalla necessità di dotare l’originaria struttura cimiteriale del paese di nuovi spazi. Posto ai margini dell’abitato, lungo la strada che collega Pedrinate a Seseglio, il Cimitero di Pedrinate vive il fascino di una regione ricca di scenari paesaggistici di pregio.
La pianura padana offre verso sud un imprendibile orizzonte, mentre a nord la collina del Penz accoglie e protegge il complesso, incastonandolo nelle trame precise dei caratteristici vigneti della zona. Le peculiarità topografiche e le dimensioni dell’intervento hanno richiesto una pianificazione estesa, completa, spintasi oltre le necessità imminenti, al fine di ancorare il nuovo progetto al territorio e delineare i tracciati pianificatori per i successivi ampliamenti.
L’idea di una serie di corti inanellate da un percorso pedonale nasce dal desiderio di proporre degli spazi intimi, a dimensione umana, declinando la drammaticità degli spazi del vecchio cimitero, imponente e sproporzionato, in piccoli spazi contenuti e accoglienti, relazionati ai vigneti a monte e alla sottostante piana.
Il dialogo tra i nuovi manufatti e il complesso originale è favorito dalla conversione delle coperture degli spazi di servizio esistenti in ampie terrazze, che permettono il contatto visivo fra parte nuova e parte vecchia e nel contempo offrono nuovi spazi di condivisione, traendo ispirazione dai terrazzamenti tipici delle colture della zona.
Particolare attenzione è stata posta ai materiali. Attraverso l’utilizzo del calcestruzzo e delle sue diverse lavorazioni, si ambiva a conferire unitarietà all’intervento risolvendo, simultaneamente, ambiti tecnici e formali.
La ricerca di una disciplina costruttiva ha portato a un linguaggio chiaro e coerente, a volte accentuato da formalismi plastici, finalizzati a donare sacralità e spiritualità agli spazi. Ingredienti fondamentali della composizione sono stati anche la pietra naturale e le parti arboree.
Il marmo di Peccia, attraverso un’austera lavorazione della superficie, regala un gioco di luce e ombra, inconsapevole testimone dello scorrere del giorno. Le superfici verdi, impreziosite da piccoli aceri palmati purpurei, segnano lo scorrere delle stagioni, passando dalle sinuose e rigogliose chiome del periodo estivo, agli eleganti rami spogli del periodo invernale: quasi una metafora della vita.
Committente: Comune di Chiasso
Architetto: Alessandro Zara; Chiasso
Ingegnere civile: Roberto Mondada; Balerna
Fotografo: Simone Mengani, FotoMengani; Besazio
Date: progetto 2004-2006, realizzazione fase 1, 2007-2009