Am­plia­men­to del ci­mi­te­ro, Pe­dri­na­te

Il progetto per l’ampliamento del Cimitero di Pedrinate nasce dalla necessità di dotare l’originaria struttura cimiteriale del paese di nuovi spazi. Posto ai margini dell’abitato, lungo la strada che collega Pedrinate a Seseglio, il Cimitero di Pedrinate vive il fascino di una regione ricca di scenari paesaggistici di pregio.

Data di pubblicazione
15-10-2013
Revision
12-10-2015

La pianura padana offre verso sud un imprendibile orizzonte, mentre a nord la collina del Penz accoglie e protegge il complesso, incastonandolo nelle trame precise dei caratteristici vigneti della zona. Le peculiarità topografiche e le dimensioni dell’intervento hanno richiesto una pianificazione estesa, completa, spintasi oltre le necessità imminenti, al fine di ancorare il nuovo progetto al territorio e delineare i tracciati pianificatori per i successivi ampliamenti.

L’idea di una serie di corti inanellate da un percorso pedonale nasce dal desiderio di proporre degli spazi intimi, a dimensione umana, declinando la drammaticità degli spazi del vecchio cimitero, imponente e sproporzionato, in piccoli spazi contenuti e accoglienti, relazionati ai vigneti a monte e alla sottostante piana.

Il dialogo tra i nuovi manufatti e il complesso originale è favorito dalla conversione delle coperture degli spazi di servizio esistenti in ampie terrazze, che permettono il contatto visivo fra parte nuova e parte vecchia e nel contempo offrono nuovi spazi di condivisione, traendo ispirazione dai terrazzamenti tipici delle colture della zona.

Particolare attenzione è stata posta ai materiali. Attraverso l’utilizzo del calcestruzzo e delle sue diverse lavorazioni, si ambiva a conferire unitarietà all’intervento risolvendo, simultaneamente, ambiti tecnici e formali.

La ricerca di una disciplina costruttiva ha portato a un linguaggio chiaro e coerente, a volte accentuato da formalismi plastici, finalizzati a donare sacralità e spiritualità agli spazi. Ingredienti fondamentali della composizione sono stati anche la pietra naturale e le parti arboree.

Il marmo di Peccia, attraverso un’austera lavorazione della superficie, regala un gioco di luce e ombra, inconsapevole testimone dello scorrere del giorno. Le superfici verdi, impreziosite da piccoli aceri palmati purpurei, segnano lo scorrere delle stagioni, passando dalle sinuose e rigogliose chiome del periodo estivo, agli eleganti rami spogli del periodo invernale: quasi una metafora della vita.

Committente: Comune di Chiasso

Architetto: Alessandro Zara; Chiasso

Ingegnere civile: Roberto Mondada; Balerna

Fotografo: Simone Mengani, FotoMengani; Besazio

Date: progetto 2004-2006, realizzazione fase 1, 2007-2009

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