Pa­laz­zo Pio­da a Lo­car­no di In­ches Ge­le­ta Ar­chi­tet­ti

L'eredità dell'Accademia in Ticino

Data di pubblicazione
08-04-2019

Nella topografia urbana di Locarno si riconoscono l’originaria «città vecchia» (nucleo storico), il quartiere Nuovo (verso il lago) e il quartiere di Campagna (verso la località di Solduno). Il Palazzo Pioda sorge in quest’ultimo comparto: una zona originariamente agricola, destinata ora alla residenza, alle attività commerciali, di servizio e produttive; è quindi un quartiere misto, in cui le potenzialità edificatorie sono molto alte a testimonianza della volontà di connotare il quartiere di una nuova urbanità. Gli arretramenti dal confine e le norme pianificatorie determinano la volumetria dello stabile. Il palazzo, che si sviluppa su sei piani e ospita un appartamento per piano, è una costruzione ibrida: da un lato, attesta la propria dignità e integrità urbana manifestando la struttura portante verso l’esterno – che ne determina di fatto l’espressione architettonica – e dall’altro, mediante il tamponamento prefabbricato perimetrale rivestito in lamiera microforata, non rinnega il carattere semi–industriale e artigianale del comparto. Richiamando l’integrità di modalità espressive moderniste e nel solco dei maestri locarnesi di «Tendenzen», l’architettura del Palazzo Pioda risponde alle dinamiche del luogo.

 

Luogo: Locarno
Committenza: privata
Architettura: Inches Geleta Architetti, Locarno
Collaboratori: P. Kovac, M. Mascheroni
Impresa: Gamboni & Salmina SA, Gordola
Ingegneria civile: Jelmoni Ingegneria SA, Ascona 
Progetto impianti RVCS: AG Ingegneria, Pregassona
Fisica della costruzione: AG Ingegneria, Pregassona; EcoControl SA, Locarno
Progetto serramenti e facciate: Veragouth SA, Bedano
Fotografia: Tonatiuh Ambrosetti & Daniela Droz, Penthalaz
Date: progetto 2015-2016, realizzazione 2016-2018
Premi e riconoscimenti: «best architects 19», 2018; menzione hochparterre «Die Besten», 2018

 

Qui è pubblicato il profilo di Inches Geleta Architetti, mentre qui si trova Archi 2/2019, dedicato all'eredità dell'Accademia di architettura di Mendrisio in Ticino.

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