Piaz­za Cen­tra­le, Bia­sca

Concorso di progetto, 2010

Il progetto dà una risposta urbana alla questione posta dal bando di concorso e da una situazione esistente definita da una conformazione dello spazio particolare, in rapporto anche conflittuale con la mobilità.

Data di pubblicazione
03-08-2016
Revision
03-08-2016
Lorenzo Cotti
Architetto, vicepresidente del consiglio di fondazione AAT

La richiesta del concorso era quella di costruire un edificio e di dare uno spazio pubblico in centro a Biasca. Per farlo è stato necessario sia riprendere che tessere un nuovo sistema di relazioni spaziali/storiche, di nuovi percorsi generanti varie e differenti situazioni relazionali, creando nuovi rapporti urbani. Gli elementi geografici e naturali sono le cave a ovest, visibili chiaramente dai piani alti degli edifici, e da qualche varco da terra, il rapporto con la vicina montagna, a est, con molte rocce in vista e spesso rese lucide dall’acqua; alcuni elementi urbani, monumentali a varia scala come la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, la rotonda di San Carlo, non visibile direttamente ma che con la chiesa dei Santi Pietro e Paolo genera una serie di percorsi, sempre multipli; un tessuto urbano molto poroso, all’interno del quale si trovano elementi come casa Pellanda; l’asse di via Giovannini verso sud, dove la maggior caratteristica è la presenza dei portici e una prospettiva indefinita; contrada dei Rossetti, verso nord (con via Giovannini l’antico e non perso asse strutturante del borgo) con una prospettiva chiusa da un edificio pubblico; lo spazio parzialmente indefinito e dominato da un edificio «demodé» di piazza Centrale; infine un’apertura su un paesaggio più agrario, definito lateralmente da due belle case e come sfondo ancora le cave a ovest, dall’altra parte del fiume Ticino. Il progetto è formalizzato in un edificio che presenta delle zone scavate, offrendo chiari-scuri e trasparenze, passaggi, viste, spazi pubblici interni. Questa articolazione si formalizza instaurando relazioni con l’intorno e cercando allineamenti nel tessuto urbano esistente, il tessuto che caratterizza Biasca ha il pregio di essere un continuo di micro spazi a «geometria variabile». il progetto che abbiamo fatto si inserisce in questa logica e comincia a giocare attraverso allineamenti, cercando relazioni molto vicine, vicine o più lontane all’interno di questo tessuto e all’interno della storia di Biasca. 

L’edificio contiene sia appartamenti che uffici, tra cui una sede bancaria importante per la regione, che contribuisce a connotare come luogo centrale questo edificio che si affaccia e integra a piazza centrale. Terminato il cantiere nell’anniversario della Buzza di Biasca, il patriziato ha deciso di dare all’edificio il nome della data della Buzza stessa: 1515.

Committenza: Patriziato di Biasca

Architettura: Lorenzo Cotti, Locarno Direzione lavori: Studio am-t, Omar Terraneo, Biasca

Ingegneria civile: Andreotti & partners, Bellinzona

Geologia: Muttoni & Beffa, Faido

Progetto impianti RVCS: Tecnoprogetti, Camorino

Progetto impianti elettrici: Prologica, Locarno

Consulenza antincendio: Luciano Bernardini, Locarno

Foto: Massimo Crivellari, Udine

Date: concorso 2010, progetto e realizzazione 2012-2015

Pianificazione energetica: Ecocontrol, Locarno

Standard energetico: Minegie TI-388

Superficie (Ae): 2’959 mq Fattore di forma: 1.39

Calore per riscaldamento: 100% pompa di calore ad acqua di falda

Acqua calda: 100% pompa di calore ad acqua di falda

Fabbisogno termico (Qh): 28.4 kWh/mq Ae anno (limite 30.2 kWh/mq Ae anno)

Indice energetico: Minergie 33.2 kWh/mq Ae anno (ev. limite 39.6 kWh/mq Ae anno)

Elementi involucro: copertura 0.16 W/mqK, facciate 0.14 W/mqK, pavimenti 0.22 W/mqK, vetrate (Ug vetro) 1.1 W/mqK, serramento 1.3 W/mqK

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