Progetto avveniristico
Ecco perché la SIA coglie la sfida «Svizzera 2050»
La Galleria di base del Gottardo entrerà in servizio quest’anno. Una ferrovia di pianura collega ora il Ticino all’Altopiano svizzero, attraverso le Alpi, e nel 2019 la rete sarà completata dalla Galleria di base del Ceneri. Un vero e proprio capolavoro dell’arte ingegneristica made in Switzerland che darà vita a nuovi collegamenti su scala europea.
Per il raddoppio del Gottardo il dado è tratto, mentre si discute ancora sul progetto «Cargo sous Terrain». Le grandi aziende fornitrici di energia elettrica intanto sono pronte. Il crescente «patrimonio costruito svizzero», con gli edifici, le strade, le reti ferroviarie, le centrali elettriche e le opere infrastrutturali, costituisce un pilastro fondamentale del benessere del Paese. L’attuale valore di sostituzione ammonta a circa 2500 miliardi di franchi, gli investimenti annuali a oltre 60 miliardi. In futuro bisognerà preservare tali infrastrutture e continuare a ottimizzarne la qualità in modo strategico. La riflessione globale sul territorio svizzero nel 2050 contempla in particolare la qualità di vita di fronte alla forte pressione generata dallo sviluppo. In questo contesto altri temi cruciali sono lo sfruttamento sostenibile, la strutturazione del paesaggio naturale e dello spazio costruito, la protezione ambientale, l’effettivo approvvigionamento energetico e la mobilità.
L’impegno della SIA
La Società svizzera degli ingegneri e degli architetti SIA è consapevole del ruolo chiave che è chiamata a svolgere nella trasformazione lungimirante del patrimonio costruito e dello spazio vitale svizzero. La SIA coglie la sfida e si impegna a sviluppare gli esistenti strumenti di pianificazione territoriale, adattandoli alle esigenze nutrite dalla società del domani. Cogliendo l’iniziativa, la SIA ha formulato domande chiave, ha messo a disposizione i mezzi iniziali, riunito i propri partner e lanciato, nell’estate del 2015, la fase pilota di uno dei progetti più ambiziosi della sua storia recente: «Svizzera 2050». Per affrontare questa sfida complessa, accanto all’Ufficio amministrativo e al team di progetto, è stata coinvolta in modo mirato la SIA al gran completo, con il Comitato, le sezioni, i gruppi professionali, le associazioni di specialisti e le associazioni professionali. L’appello a diventare partner attivi di «Svizzera 2050» è rivolto anche agli uffici federali, cantonali e comunali, come pure alle organizzazioni del settore energetico, della progettazione e della costruzione.
Perché «Svizzera 2050»?
L’obiettivo di «Svizzera 2050» è di offrire una visione d’insieme fondata e concreta di quello che sarà il nostro Paese a metà del 1° secolo del 3° millennio, soffermandosi sui seguenti temi:
- tutelare la qualità dello spazio vitale, nonostante la forte crescita demografica;
- definire una strategia territoriale globale per la Svizzera nel cuore dell’Europa, attraverso modelli e scenari, basati su un’ampia raccolta di dati relativi al patrimonio costruito e allo spazio vitale. Al centro delle riflessioni vi sono lo sviluppo e la pressione esercitata sul territorio e l’ambiente, la mobilità, il parco immobiliare, gli impianti di produzione energetica, lo sviluppo degli insediamenti e l’infrastruttura del nostro Paese. Bisogna dimostrare come sia possibile dare forma a una nuova qualità dello spazio vitale e come creare nuove identità, nel quadro delle trasformazioni in atto;
- considerare lo sviluppo territoriale svizzero come materia di ricerca e insegnamento, sviluppare concetti concreti, favorendo uno scambio tra prassi e formazione. I risultati raccolti dovrebbero altresì servire da modello per altri paesi del mondo.
Il progetto vuole inoltre apportare vantaggi concreti e un plusvalore professionale ai 16’000 membri SIA, fornendo una base per l’evoluzione delle norme, per una previsione, per la formazione continua e per i servizi offerti della SIA. Il progetto mira altresì a definire criteri e argomenti da mettere in pratica nella quotidianità. «Svizzera 2050» vuole inoltre, in linea con la tradizione sia, consolidare l’interdisciplinarità e la collaborazione tra architetti e ingegneri.
«Svizzera 2050» è un progetto ambizioso. Richiede la stretta collaborazione e il coordinamento di tutti i livelli istituzionali. Il suo successo dipenderà da quanto le parti coinvolte, compresi gli esponenti dell’economia e i privati, si mostreranno effettivamente disposti a portare avanti la discussione e a investire nel futuro della Svizzera.
Un dinamico raggruppamento delle competenze
L’idea poggia sulla volontà di sviluppare, partendo da casi e moduli tematici, una visione unitaria e fondata per la strategia territoriale della Svizzera del futuro. «Svizzera 2050» è un cluster dinamico, in cui le competenze più diverse sono raggruppate e condivise in modo flessibile e mirato. Il progetto promuove il dialogo tra i protagonisti della progettazione e della costruzione del territorio svizzero, riunendoli, tenendo tuttavia conto della loro diversità e complementarietà. Nel corso della procedura i risultati scaturiti dalla ricerca andranno via via consolidati e resi pubblici a intervalli regolari. Nella fase iniziale lavoreranno due gruppi di ricerca incaricati di sondare alcune realtà specifiche, mediante studi a campione, i cosiddetti «carotaggi». Da settembre 2015, due istituti del Politecnico Federale di Zurigo, lo Urban Think Tank (U-TT) e il Laboratory for Energy Conversion (LEC) lavorano allo sviluppo di una piattaforma con cui raccogliere e valutare le informazioni necessarie per definire lo sviluppo territoriale. Parallelamente, l’eth Studio Basel sta affrontando la problematica della dispersione insediativa, sulla base del «carotaggio» effettuato nell’area metropolitana di Basilea. Sorge tuttavia una domanda chiave: come è possibile contrastare la frammentazione della pianificazione di fronte a una crescita della popolazione svizzera del 25% (da 8 a 10 mio, secondo le stime)? Il gruppo professionale Ambiente (BGU) della sia ha ricevuto in ottobre 2015 l’incarico di elaborare il modulo tematico «Paesaggio». La collaborazione avviata con il BGU funge da esperienza pilota per coinvolgere progressivamente altri gruppi professionali sia. Il numero 16/2016 di TEC21 contiene un dettagliato rapporto in merito.
Un progetto di importanza nazionale
Durante la fase iniziale e progettuale, è la SIA a dirigere i lavori, rappresentata dal Comitato e dall’Ufficio amministrativo. Nell’estate 2015 si è costituita una struttura organizzativa snella ed efficiente che verrà progressivamente ampliata per garantire l’interconnessione ottimale tra i gruppi di ricerca e permettere l’integrazione di altri partner.
«Svizzera 2050» è un progetto di importanza nazionale, sostenibile solo con un impegno collettivo. I partner potranno far confluire le proprie competenze in un progetto avveniristico, collaborare attivamente alla sua realizzazione e accedere agli ultimi risultati scaturiti dalla ricerca.