Un paesaggio di qualità
I paesaggi svizzeri sono sotto pressione – le peculiarità regionali, le qualità legate alla cultura della costruzione e gli spazi vitali naturali per la flora e la fauna vanno scomparendo. La Concezione «Paesaggio svizzero» (CPS) è uno strumento di pianificazione, pensato dalla Confederazione, per far fronte a tale pressione.
Lo sviluppo dei paesaggi svizzeri deve poter avvenire in modo coerente, all’insegna di elevati parametri qualitativi. È a tale scopo che la Confederazione ha stilato la Concezione «Paesaggio svizzero» (CPS). In quanto strumento di pianificazione, la CPS mira a far sì che i progetti e le pianificazioni siano concepiti in modo che, anche in futuro, si possa fruire di un paesaggio di qualità, da utilizzare come spazio abitativo e lavorativo, ma anche come area di svago. La CPS risponde a tale sfida definendo obiettivi finalizzati a uno sviluppo qualitativo del paesaggio e vincolanti per le autorità. Tra questi vi è ad esempio la volontà di densificare gli insediamenti all’insegna della qualità, ma anche di effettuare interventi nel paesaggio in modo attento e rispettoso, di promuovere la diversità paesaggistica e di valorizzare le particolarità regionali.
Ad accompagnare la messa in atto della CPS, accanto agli uffici federali, ai Cantoni e ai Comuni, vi è un’ampia cerchia di attori, tra cui diverse associazioni professionali come la SIA. Riunito in seduta l’8 marzo 2024, il Consiglio federale ha preso atto del rapporto sull’attuazione della CPS per il periodo 2020-2023 («Umsetzung des Landschaftskonzeptes Schweiz [LKS] 2020-2023»), secondo cui gli obiettivi della CPS sono ancora attuali e le misure previste apportano un significativo contributo alla sua messa in atto. In questo modo, i valori naturali e culturali del paesaggio potranno continuare a contribuire in modo determinante, anche in futuro, alla qualità di vita della popolazione e allo sviluppo economico.
Attuazione della CPS
Vi sono alcuni fattori di successo che garantiscono la messa in atto di una politica paesaggistica coerente. Tra questi riveste particolare importanza lo scambio in merito alla CPS intrattenuto a livello intersettoriale tra i vari partner coinvolti, con eventi organizzati a cadenza regolare, e anche un semplice reporting annuale. Così facendo si affiancano gli uffici federali rilevanti per il paesaggio nell’assunzione delle proprie responsabilità per quanto concerne gli obiettivi CPS.
Con i tre principi pianificatori e i sette obiettivi di qualità per paesaggi specifici, in una logica di «tipologia spaziale», si riesce ad ancorare bene la CPS nella pianificazione del territorio cantonale. Lo dimostra il lavoro portato avanti dai Cantoni. Essi tengono conto degli obiettivi CPS nelle loro concezioni paesaggistiche e di protezione della natura ma anche nei piani direttori. In base a quanto emerge dalla valutazione dei progetti pilota sulla consulenza paesaggistica, il perseguimento degli obiettivi CPS, nella pianificazione del territorio a livello comunale, può essere sostenuto in modo efficace attraverso una consulenza paesaggistica che sia facilmente accessibile.
Sinergie e lavoro intersettoriale
Gli obiettivi CPS sono sanciti in diverse politiche settoriali e il loro raggiungimento è supportato da diversi progetti e approcci. Alcuni esempi rivestono per i soci SIA particolare interesse nella quotidianità professionale.
- Promuovere soluzioni fondate sulla natura: nell’ambito del programma pilota «Adattamento al cambiamento climatico», avviato dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), emerge con chiarezza che l’adattamento e lo sviluppo qualitativo del paesaggio spesso vanno a braccetto. Gli alberi e il verde non soltanto contribuiscono a ridurre il calore degli spazi insediativi, ma li valorizzano anche sotto il profilo ecologico ed estetico. Tale sinergia si traduce in valore aggiunto per la legittimazione, lo sviluppo progettuale e il finanziamento.
- I valori paesaggistici offrono potenziale per lo sviluppo regionale: i progetti volti a promuovere lo sviluppo regionale basati su valori naturali e paesaggistici possono essere sostenuti mediante i fondi della nuova politica regionale (NPR).
- La consulenza paesaggistica affianca Comuni e Regioni: le città sono già fortemente sensibilizzate in merito all’importanza di garantire la qualità del paesaggio, mentre negli agglomerati e nei piccoli Comuni di periferia si può fare ancora di più. Per vedere qualche esempio riuscito di sviluppo centripeto si rimanda alla piattaforma web «densipedia.ch» (in tedesco e francese), creata da EspaceSuisse. Invece, per tutto ciò che concerne la cultura della costruzione, del passato e del presente, è utile consultare la piattaforma «culturadellacostruzionesvizzera.ch». L’UFAM offre inoltre un servizio di consulenza in materia di paesaggio. Un pool di esperte e di esperti in materia è a disposizione dei Comuni per offrire consulenza e rispondere a eventuali domande a cavallo tra pianificazione del territorio e paesaggio (www.bafu.admin.ch/bafu/it/home/temi/paesaggio/info-specialisti/bildung-und-beratung/consulenza-paesaggistica.html). Sino alla fine del 2024 i Comuni possono richiedere una consulenza gratuita per tutte le questioni legate al paesaggio, dal 2025 il servizio sarà ancora sostenuto per metà dalla Confederazione.
Lo scambio di buone pratiche per quanto concerne la messa in atto degli obiettivi CPS rappresenta un importante fattore di successo. Gli approcci esemplari presentati motivano altri attori del paesaggio a realizzare attività su propria iniziativa. Fungono da incentivo anche gli eventi organizzati al proposito, tra questi i forum CPS, con gli attori coinvolti, ma anche articoli e pubblicazioni che parlano del tema. Ma è anche, e soprattutto, lo scambio interpersonale ad offrire l’opportunità di affinare la comprensione comune e di identificare e mettere a frutto le sinergie, laddove possibile. Il tema del paesaggio rappresenta così, a tutti i livelli, una buona possibilità per lavorare insieme, al di là dei confini settoriali, e per trovare in modo efficace soluzioni pertinenti.
Per maggiori informazioni in merito alla Concezione «Paesaggio svizzero» (CPS), consultare il sito: www.bafu.admin.ch/landschaftskonzept
L’esempio di Lostorf (SO)
Prima di dare il via alla revisione della pianificazione locale, il Comune di Lostorf (nel Cantone di Soletta) ha voluto fare luce sui propri punti forti e deboli a livello di pianificazione del territorio. Una consulenza gratuita con Nico Lehmann, esperto in materia di paesaggio, attivo presso l’azienda SKK Landschaftsarchitekten AG, ha messo in evidenza le domande e gli strumenti che rivestono un ruolo di primo piano se si vuole garantire un’alta qualità di vita. Dopo aver definito il fabbisogno, si sono analizzate insieme le qualità del paesaggio portatrici di un’identità propria, tra queste: il ruscello, visto come componente viva del villaggio ed elemento naturale ai margini dell’insediamento – un anello verde che forma un avvincente contrasto tra un paesaggio strutturato su piccola scala, aperto e ampio, l’imponente sfondo delle montagne giurassiane e i preziosi prati e pascoli secchi. Nella revisione della pianificazione locale, va tenuto debitamente conto di tali qualità spaziali. Un altro fattore importante è la partecipazione: il Comune vuole rendere il luogo più attrattivo con il coinvolgimento della popolazione. La consulenza in materia di paesaggio offre un valido strumento per fare in modo che la revisione possa dare al villaggio di Lostorf una fisionomia più attrattiva e garantire al contempo un’elevata qualità di vita (di più nell’articolo online, disponibile solo in lingua tedesca: «Landschaftsberatung:» Lostorf schaut genauer hin» (pusch.ch)).