Case e maneggio a Costermano sul Garda
Studio Albori
I progetti di studio Albori si confrontano in modo radicale con il riuso di materiali e la sostenibilità, andando a recuperare quell'«architettura della necessità» che caratterizzava le costruzioni povere del passato. Alberto Bologna ne ha parlato con Giacomo Borella, architetto e fondatore dello studio insieme a Emanuele Almagioni e Francesca Riva.
Il tema dell'economia circolare nella costruzione sta occupando sempre più l'industria. Nella nostra serie di video, i partecipanti raccontano le loro esperienze, i progetti attuali e le ricerche in corso sul campo. La serie è prodotta in collaborazione con l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM).
Lo studio Albori viene fondato a Milano nel 1993 da Emanuele Almagioni, Giacomo Borella e Francesca Riva e, sin dagli esordi, lavora su tematiche legate all’architettura e al paesaggio, con una particolare attenzione alle questioni energetiche e ambientali, in un continuo intersecarsi con la dimensione dell’abitare quotidiano. I suoi progetti dimostrano una peculiare sensibilità verso i temi legati alla costruzione: un approccio che nei lavori più recenti ha portato ad esiti, certamente distintivi nel panorama italiano, che declinano la sostenibilità in architettura attraverso la valorizzazione delle preesistenze e l’ottimizzazione nell’impiego dei materiali, ricorrendo spesso ad elementi riciclati, di recupero o avanzi di magazzino.
Il progetto qui presentato, un maneggio e case per vacanze a Costermano sul Garda, consta di tre case e di una piccola piazza che le unisce, formando una sorta di borgo; gli edifici sono conformati in modo da ridurre al minimo il fabbisogno energetico e la dotazione impiantistica e sono progettati per essere costruiti mediante un involucro interamente realizzato con risorse rinnovabili, composto all’80% da materiali di scarto (in paglia, la parte del cereale che viene scartata), e serramenti di recupero di varia foggia e provenienza.