Edifici residenziali, Massagno
Remo Leuzinger Architetto e Officina del Paesaggio
Il complesso, certificato con lo standard Minergie -P -ECO, che garantisce ottime prestazioni energetiche, benessere termico, qualità dell’aria interna e illuminazione naturale, è composto da tre edifici collocati all'interno di un parco.
Il progetto è il risultato di un piano di quartiere che ha trasformato un’area privata inaccessibile in edifici residenziali inseriti in un nuovo parco pubblico. L’area è delimitata a sud-est dall’urbanizzazione di Massagno e a nord-ovest dal dislivello importante che porta alla zona densamente edificata del Pian Povrò.
Su questo progetto abbiamo pubblicato anche l'analisi di Pablo Valsangiacomo
Il sito è in posizione privilegiata dal punto di vista paesaggistico e infrastrutturale: tra le colline di Breganzona e Savosa sul crinale geografico a cavallo tra i bacini imbriferi di Lugano e del Vedeggio, vicino allo svincolo dell’autostrada di Lugano nord e ben servito dai mezzi pubblici.
Il parco, che fa da accesso agli edifici, si articola in spazi pubblici, semipubblici e privati in un’unica continuità territoriale e paesaggistica, in modo da non creare ostacoli visivi e poterne percepire l’ampia dimensione in un contesto di tipo urbano.
I tre volumi, pensati quali edifici nel parco, sono inseriti in modo organico lungo via Lepori e sono composti ognuno di due pentagoni accoppiati e specchiati, caratterizzati da differenti altezze. Ai piani superiori si separano in due semiunità, creando un giardino pensile al centro.
Sono stati preservati numerosi alberi di pregio presenti sul sito in modo da attenuare l’impatto della nuova costruzione e garantire un carattere di parco già da subito. Una cortina di alberi crea un filtro vegetale con il quartiere esistente a ovest.
Il parco è attraversato da due percorsi pedonali – uno da sud a nord e uno da est a ovest – che lo rendono permeabile.
A nord vi è un parco giochi che si affaccia su un piccolo bar che fa da interfaccia con il quartiere. Un frutteto a ovest permette di creare uno sfondo scenografico e di collegamento tra i diversi elementi. A ogni unità corrisponde un «hortus conclusus», giardino-nido che permette di avere la calma e l’intimità di un chiostro, realizzato con ganivelle di castagno intrecciate e filo di ferro zincato.
Ogni unità ha un’entrata pedonale che porta ai vani scale delle semiunità, perno centrale e spazio di relazione, caratterizzati da tre colori, uno per unità.
In totale sono presenti 167 appartamenti in locazione, di diverso taglio e dalla pianta articolata. L’unità A si propone quale testata e si caratterizza per il gioco di incastri degli spazi a giorno di maggiore altezza sul fronte sud-ovest. Nell’unità C, al piano terra, sono stati inseriti uno spazio amministrativo e un bar-caffetteria diurno. I piani interrati ospitano le cantine, i locali tecnici e i posteggi, con accesso da via Lepori.
La struttura dell’edificio è in calcestruzzo armato, le facciate e le lame tra gli appartamenti sono gli elementi portanti verticali, e il corpo scale funge da elemento stabilizzante.
La nuova edificazione è stata certificata con lo standard Minergie -P -ECO, garantendo ottime prestazioni energetiche, benessere termico, qualità dell’aria interna e illuminazione naturale. La costruzione risulta energeticamente ed ecologicamente esemplare.
Le facciate sono di tipo ventilato, con rivestimento esterno in piastrelle di ceramica sagomate di tre tonalità differenti: verde oliva per l’unità A, marrone per l’unità B e grigio per l’unità C, posate su supporto rigido e fasce marcapiano in elementi di cemento: con questa proposta si vuole garantire solidità e qualità estetica dell’edifico, riducendo al minimo i costi di manutenzione nel tempo. I serramenti sono in legno (interno) e alluminio (esterno), i parapetti in acciaio.
Gli spazi esterni e tutti gli appartamenti sono accessibili ai disabili. Gli appartamenti sono dotati di una ventilazione con recupero di calore. L’illuminazione naturale interna è ottimale, la trasmissione fonica è ridotta al minimo.
«Archi» 3/2021 può essere acquistato qui. Qui si può leggere l'editoriale con l'indice del numero.
Luogo via Lepori 14-16-18, Massagno
Committenza Swiss Life, Zurigo
Architettura Remo Leuzinger Architetto, Lugano
Collaboratori C. Casaroli, N. Bordoli, R. Calignano, C. Lachelin
Architettura del paesaggio Officina del Paesaggio, Lugano
Impresa totale Implenia Svizzera, Breganzona
Ingegneria civile A.F. Toscano, Rivera
Progetto impianti RVCS Visani Rusconi Talleri, Taverne
Progetto impianti elettrici Tecnoprogetti, Camorino
Fisica della costruzione Andrea Roscetti, Lugano
Fotovoltaico Tecnoprogetti, Camorino
Illuminotecnica Light On, Zollikon
Progetto facciate e serramenti Feroplan, Coira
Consulenti esterni arch. Gabriele Grignoli, arch. Francesco Pontiggia
Fotografia Giorgio Marafioti, Massagno
Date progetto 2013-2017, realizzazione 2017-2020
Certificazione o Standard energetico Minergie -P -Eco TI-008-P-Eco, TI-009-P-Eco, TI-010-P-Eco
Intervento e tipo edificio nuova costruzione
Categoria edificio, (Ae) A edificio plurifamiliare 7377 m2; B edificio plurifamiliare 5546 m2; C edificio plurifamiliare 5855 m2; ristorante 86,4 m2; amministrazione 86,4 m2
Fattore di forma (Ath/Ae) 0,86; 0,96; 0,92
Riscaldamento 6 PdC aria-acqua 90 kW, CLA = 2,9
Acqua calda 60% PdC aria-acqua; 40% caldaie a gas a condensazione
Elettricità fotovoltaico 618 mq, 113,1 kWp, 128000 kWh/anno
Requisito primario involucro dell’edificio 10,4; 11,8; 10,6 kWh/m2a (limite 15 kWh/m2a)
Indice Energetico Complessivo (da certificazione) 12,5; 28,5; 27,1 kWh/m2a (limite 30 kWh/m2a)
Valore limite energia grigia 136; 132; 139 MJ/m2a (limite 154; 512; 157 MJ/m2a)
Particolarità ventilazione con recupero di calore (edificio A decentralizzata,
edifici B e C centralizzata), elettrodomestici con massima efficienza, rubinetteria in classe A, recupero acqua piovana
Eventuali rispettati i requisiti Minergie -P di tenuta all’aria dell’involucro (test blower door), e i limiti -Eco per illuminazione naturale, concetrazione inquinanti indoor per COV, formaldeide, CO2, radon. Utilizzati materiali a basso impatto ambientale, legno certificato di origine europea. Materiale di scavo riutilizzato.