Il nuo­vo Re­go­la­men­to SIA 144: un'op­por­tu­ni­tà per i com­mit­ten­ti

Dopo il Regolamento SIA 142 e 143 si è aggiunto un nuovo Regolamento SIA 144 che aggevola i committenti.

Data di pubblicazione
24-12-2013
Revision
19-08-2015

L’acquisizione di prestazioni d’architettura e d’ingegneria può avvenire in tre modi diversi, in funzione del genere di commessa. I committenti e i loro consulenti devono quindi prestare la necessaria diligenza nella scelta della giusta forma di messa in concorrenza. Una scelta sbagliata porta sistematicamente a ottenere il professionista sbagliato e il progetto sbagliato, l’intera operazione risulterà più cara del dovuto e la tempistica più lunga.

Dopo la pubblicazione del Regolamento SIA 142 dei concorsi d’architettura e d’ingegneria e il Regolamento sia 143 dei mandati di studio paralleli, con la recente pubblicazione del Regolamento sia 144 dei concorsi per prestazioni d’ingegneria e d’architettura, la SIA ha completato la serie dei documenti concernenti le tre possibili forme di messa in concorrenza nei settori dell’architettura, dell’ingegneria e dell’ambiente. Il committente ha ora l’opportunità di scegliere la giusta forma che meglio si addice al caso concreto.

Il sistema differenzia le procedure di aggiudicazione (procedura libera, selettiva, ad invito e a incarico diretto) dalle forme di messa in concorrenza. Le prime servono a determinare chi può gareggiare e le seconde definiscono come gareggeranno coloro che possono partecipare alla competizione. Nel settore delle commesse pubbliche, le procedure di aggiudicazione e la forma dei concorsi di progettazione sono esplicitamente codificate. Purtroppo a oggi il legislatore non ha ancora ritenuto necessario codificare i mandati di studio paralleli e i concorsi per prestazioni. Il Regolamento SIA 144 si rivela quindi di grande utilità per i committenti.

Di regola la scelta della giusta procedura di aggiudicazione non pone problemi. I committenti pubblici sono vincolati dalle regole legali, i committenti privati hanno un ampio margine di manovra. La scelta della giusta forma di messa in concorrenza è invece sovente oggetto di discussioni e di autogol da parte dei committenti. La regola vuole che i concorsi di progettazione (forma anonima) e i mandati di studio paralleli (forma non anonima) siano gli strumenti di lavoro appropriati per ottenere delle soluzioni progettuali.

Per contro, i concorsi per prestazioni sono la forma corretta per ottenere (dal punto di vista della qualità, della tempistica e dei costi) le migliori prestazioni d’esecuzione di una determinata commessa. La loro organizzazione implica di principio l’esistenza di un progetto, rispettivamente di un compito chiaramente definito, quale base per il concorso per prestazioni. Durante la fase d’offerta non possono quindi essere chiesti dei contributi progettuali. Se ciò fosse necessario, il committente dovrà optare per il concorso di progetto o per i mandati di studio paralleli.

Di regola, visto che generalmente un committente cerca la giusta soluzione a un dato problema, egli dovrebbe organizzare un concorso di progetto. La pratica dimostra che il concorso di progetto è adatto non solo per il settore dell’architettura, ma pure per progetti d’ingegneria civile e d’informatica. Esso permette inoltre, se organizzato correttamente, di garantire il limite di costo voluto dal committente.

Per i committenti pubblici ticinesi, la legislazione in materia di commesse pubbliche definisce a grandi linee la procedura, prescrivendo l’utilizzazione del Regolamento SIA 142 per l’organizzazione di dettaglio. Per situazioni eccezionali, di grande complessità, il committente ha a disposizione la forma dei mandati di studio paralleli. In Ticino, non essendoci la base legale, i mandati di studio paralleli con mandato susseguente non possono essere organizzati dai committenti pubblici nelle forme che riscontriamo nella pratica, ad esempio per la progettazione di una scuola dell’infanzia, e quindi sono illegali. Per contro, i committenti privati hanno maggiore libertà di scelta. Dovrebbero comunque utilizzare strumenti di lavoro semplici e completi, segnatamente il Regolamento SIA 143.

Nelle situazioni in cui non è corretto organizzare un concorso di progettazione o dei mandati di studio paralleli, il committente utilizza la forma dei concorsi per prestazioni. Le modalità di organizzazione sono fissate nel Regolamento SIA 144, essendo la legislazione molto carente in materia. Il committente e il suo consulente hanno quindi ora l’opportunità di scegliere la giusta forma sulla base dei tre Regolamenti SIA 142, 143 e 144 che fissano in modo chiaro e semplice le specifiche regole organizzative.

Non riferirsi a tali regolamenti significa violare le regole dell’arte in materia di aggiudicazione di prestazioni d’architettura e d’ingegneria, con la conseguente assunzione di responsabilità. I committenti e i loro consulenti devono quindi preliminarmente determinare attentamente la giusta forma da adottare nel caso concreto, sfruttando al meglio l’opportunità offerta dai Regolamenti SIA.

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