Migliorare la qualità, tutelando la cultura della costruzione
Durante la colazione parlamentare tenutasi quest’anno a Palazzo federale la SIA ha chiesto maggiore qualità per le costruzioni agricole e procedure di aggiudicazione orientate in tal senso.
«Dimmi come costruisci e ti dirò chi sei». È con questa citazione di Christian Morgenstern che il vicepresidente SIA Daniel Meyer ha dato il benvenuto ai parlamentari e agli esperti di pianificazione territoriale incontratisi a Palazzo federale il 1° marzo, di buon mattino. Con il caffè delle 7.00, in tavola, c’erano altri temi scottanti: la qualità nella costruzione e l’identità del patrimonio costruito. In occasione dell’annuale colazione parlamentare, la SIA ha cercato il dialogo con la sfera politica, chiedendo che, come è stato per lo sviluppo centripeto, siano stabilite chiare regole del gioco anche per le costruzioni nei fuori zona e che, con la revisione della legge sulla pianificazione del territorio, tali regole entrino in vigore. La SIA non accoglie l’iniziativa contro la dispersione degli insediamenti, poiché limiterebbe in modo drastico la creazione di nuove zone edificabili. Inoltre ritiene che la compensazione delle zone edificabili, prevista dall’iniziativa a livello svizzero, non sia attuabile, in ragione della sua complessità.
Puntare ai benefici invece che al risparmio
Daniel Meyer ha parlato della revisione totale che interessa attualmente la legge federale sugli acquisti pubblici (LAPub). Qui, ha sottolineato Meyer, è necessario un cambio di paradigma perché le prestazioni intellettuali, come quelle fornite dagli ingegneri, non possono essere acquistate come fossero merce standardizzata. Ci vuole una vera messa in concorrenza, che tenga conto dei prezzi quanto delle prestazioni. Il concetto di «offerta economicamente più vantaggiosa» va precisato, in modo da designare l’offerta che presenta sì il miglior rapporto qualità-prezzo, ma che tenga anche conto degli obiettivi dettati dalla sostenibilità.
La nuova LAPub – questo è anche il desiderio della Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N) – deve includere, tra i criteri d’aggiudicazione, la plausibilità dell’offerta. Le offerte troppo basse e non realistiche vanno esaminate nel dettaglio. In questo modo le autorità responsabili dell’aggiudicazione avranno a disposizione uno strumento efficace per procedere contro le offerte a basso costo.
Sono poi state mostrate ai quindici parlamentari alcune immagini del pittoresco paese di Oberiberg, immagini che illustrano bene come, con la recente costruzione dell’edificio scolastico locale, si sia deliberatamente aggirata la legislazione sugli acquisti pubblici, aggiudicando i mandati di progetto di massima, costruzione e realizzazione, con risultati deplorevoli sia dal punto di vista del diritto procedurale sia sul piano concettuale.
Un dato di fatto che concerne anche l’aumento esponenziale di costruzioni al di fuori delle zone edificabili, dove si assiste a un vero e proprio boom di imponenti e massicci edifici a scopo agricolo. Si tratta spesso di hangar sproporzionati, costruzioni standard senza alcun legame con il luogo o fuori misura rispetto alle fattorie tradizionali. Qui vige un principio chiave: più gli edifici sono grandi e visibili, tanto più accurata dovrà essere la loro progettazione.
Obbligo di smantellamento in caso di mancato utilizzo
Il relatore ha poi approfondito i principali requisiti di cui la revisione della legge sulla pianificazione del territorio deve tener conto. Nei fuori zona e nelle aree agricole vanno diminuiti gli edifici ingombranti e poco estetici, così come le relative infrastrutture (strade di accesso ecc.).
Bisogna migliorare sensibilmente la qualità, nel rispetto della cultura della costruzione. Va anche considerato più attentamente il modo in cui tali costruzioni e impianti, sorti al di fuori delle zone edificabili, si inseriscono nel paesaggio.
È necessario un concetto di tutela del paesaggio lungimirante, in grado di tenere conto dei cambiamenti che interessano l’agricoltura. Per la SIA è imperativo avvalersi della consulenza tecnica dei professionisti del ramo, una prerogativa che deve costituire parte integrante della vigente procedura per il rilascio delle licenze edilizie. Le licenze vanno conferite solo a tempo limitato e con obbligo di smantellamento in caso di mancato utilizzo.
Ariane Widmer Pham, membro del Comitato SIA, forte di una pluriennale esperienza acquisita in veste di direttrice di un ufficio incaricato dello sviluppo territoriale di otto Comuni nei pressi di Losanna, ha mostrato di quali aspetti sia necessario tenere conto e quali siano le procedure possibili.
Focus sul paesaggio
Oggi per costruire nel paesaggio è necessario avvalersi dell’assistenza tecnica fornita dai professionisti del settore.
Partendo da alcuni esempi raccolti nell’ambito della propria attività in veste di membro della commissione urbanistica della Città di Berna, Ariane Widmer Pham ha illustrato il ventaglio di possibilità esistenti: consulenza, assistenza lavori da parte di un gruppo di specialisti incaricato di ponderare gli interessi, perizie, valutazioni da parte di membri giurati, mandati di studio paralleli e pianificazioni di prova. In conclusione, la Widmer Pham ha fatto riferimento alla Dichiarazione di Davos. La SIA si vede fortemente impegnata nell’ancorare il patrimonio culturale architettonico e paesaggistico tra i principali obiettivi della LPT. Maria Lezzi, direttrice dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale, ha aggiunto qualche precisazione sulla tabella di marcia. Nell’autunno del 2018 sarà messo in consultazione il messaggio concernente la revisione della legge federale sugli acquisti pubblici (2a fase).
Nella successiva discussione i parlamentari hanno approvato a gran voce l’impegno profuso dalla SIA a tutela della qualità nella costruzione. È tuttavia emersa anche qualche voce contraria. Il consigliere nazionale Daniel Fässler (AR) ha argomentato che nella campagna appenzellese gli insediamenti sparsi fanno parte della tradizione e costituiscono parte integrante del patrimonio culturale, un aspetto di cui bisogna tenere conto anche in futuro. Tuttavia Fässler auspica anch’egli un costruire di maggior livello qualitativo.
Markus Hausammann, consigliere nazionale turgoviese, membro del comitato dell’Unione svizzera dei contadini, ha contestato il fatto che i contadini costruiscano deliberatamente edifici orripilanti a detrimento del paesaggio, ribadendo che nel quotidiano spesso costi e funzionalità hanno la precedenza sull’estetica. A ogni modo gli agricoltori sono certamente disposti a parlarne a quattr’occhi e a farsi consigliare, purché gli architetti tengano conto delle loro esigenze. L’obiettivo è insomma che vi sia un valore aggiunto per tutti. Ed è su queste parole di consenso che i partecipanti hanno dichiarata conclusa la colazione parlamentare. I rappresentanti SIA hanno fatto tesoro di quanto scaturito dall’incontro e si preparano ora a intavolare un dialogo con l’Unione dei contadini per elaborare un’offerta di consulenza destinata al mondo agricolo.