Mon­te­mur­ro Aguiar: «Il con­cor­so con­cre­tiz­za le esi­gen­ze di una co­mu­ni­tà»

Qual è la situazione dei concorsi in Svizzera? Danno il dovuto spazio agli studi emergenti? Come potrebbero essere migliorate le procedure e che contributo danno alla Baukultur? Nell'ambito di una grande inchiesta nazionale, espazium.ch lo ha chiesto a studi giovani che negli ultimi sei anni si sono distinti in concorsi. La testimonianza di Cristiano Aguiar e Tiziana Montemurro, titolari dello studio Montemurro Aguiar Architetti.

Data di pubblicazione
14-05-2021

espazium – Come descrivereste la situazione dei concorsi d'architettura nella Svizzera italiana?

Cristiano Aguiar e Tiziana Montemurro – I concorsi d’architettura sono una grande ricchezza e opportunità per lo sviluppo qualitativo del territorio della Svizzera italiana. Ogni nuovo concorso permette infatti alla committenza, assistita da una giuria di professionisti, di confrontarsi con una molteplicità di idee e proposte d’intervento arricchenti per il territorio. Ciò promuove il dibattito sulla qualità architettonica e sull’inserimento paesaggistico/urbanistico con il fondamentale obiettivo di concretizzare le esigenze di una comunità e di migliorarne la qualità di vita.
Dal 2008 il nostro studio partecipa regolarmente a concorsi d’architettura. L’aumento della concorrenza, da oltralpe e da oltre confine, e quindi della competizione, riteniamo sia un fattore importante per sollecitare una costante ricerca e per stimolare il dibattito all’interno del nostro studio.

«Nel 2017 la città di Lugano ha bandito un concorso aperto unicamente a giovani architetti. Simili iniziative favoriscono l’inserimento dei giovani nel mondo professionale»

Pensate che i concorsi diano spazio sufficiente ai giovani architetti?

Cristiano Aguiar – Ero ancora stagista nel 2008 quando, insieme alla mia collega, abbiamo deciso di partecipare al nostro primo concorso. Nel 2009, mentre svolgevo la tesi di laurea, abbiamo vinto il 4° premio di un concorso a Gland, nella Svizzera francese. Potremmo dire che è stato questo l’impulso iniziale per la creazione del nostro studio e questa la motivazione che ci ha stimolati a partecipare sempre più e con costanza a queste procedure.

Cristiano Aguiar e Tiziana Montemurro – I concorsi pubblici costituiscono una fondamentale opportunità per i giovani architetti. Da un lato essi permettono loro di affrontare e sviluppare differenti tematiche progettuali e dall’altro garantiscono il confronto con proposte di altri colleghi. Un processo essenziale per la crescita.
Nel 2017 la città di Lugano ha bandito un concorso, aperto unicamente a giovani architetti, per la realizzazione della nuova mensa scolastica nel quartiere di Viganello. Crediamo che simili iniziative possano favorire l’inserimento dei giovani nel mondo professionale ed in particolare in quello dei concorsi.

Come scegliete a quali concorsi partecipare?

Partecipiamo regolarmente a concorsi con procedura aperta solitamente nella Svizzera italiana. Per garantirci una costante partecipazione e per poter trattare temi diversi, ci confrontiamo, a volte, con procedure selettive, dove ricorriamo al consorzio con altri colleghi. Ancora una volta, queste collaborazioni favoriscono il dialogo, la critica costruttiva e la sperimentazione condivisa, contribuendo alla reciproca crescita personale.

Avete già preso parte a concorsi fuori cantone o internazionali?

In assenza di concorsi nella Svizzera italiana, cogliamo l’occasione per partecipare a concorsi fuori cantone, in Svizzera francese e tedesca. La procedura uniformata per i concorsi in tutta la Confederazione (iscrizione, bando, elaborati richiesti e modello) ci permette un’immediata ed efficace partecipazione. Al contempo, l’aspetto multiculturale della Svizzera garantisce lo stimolante confronto con temi e approcci progettuali diversi.

«Il concorso è un importante stimolo per la sperimentazione, e in quanto tale ci aiuta a comprendere le problematiche di una società in continua evoluzione»

Ritenete che il concorso stimoli la sperimentazione?

Il concorso è un importante stimolo per la sperimentazione e soprattutto per la continua ricerca di risposte efficaci a tematiche talvolta complesse. Partendo sempre da un preciso contesto territoriale e da uno specifico programma degli spazi, ogni volta si ricomincia lo spettacolare processo creativo passando dalla grande scala al dettaglio, dalla qualità spaziale alla precisa risposta funzionale. Questa sperimentazione ci consente di progredire, di sviluppare un senso critico nella ricerca e al contempo di osservare e comprendere le problematiche di una società in continua evoluzione.

A vostro parere le procedure di concorso vanno trasformate o modificate? Se sì, come?

Abbiamo partecipato a concorsi dove non era richiesta la consegna di un modello di situazione. Il modello è fondamentale per la lettura del progetto e in particolare per giudicarne l'inserimento nel contesto. Visualizzazioni, spesso fuorvianti, non possono sostituirglisi.
Per ogni procedura di concorso vengono richiesti numerosi certificati e dichiarazioni. Una piattaforma comune, collegata ai differenti uffici cantonali e comunali, permetterebbe di semplificare la procedura con la redazione di un unico documento comprovante l’idoneità dello studio o del singolo architetto.
Considerato il notevole impegno dei singoli concorrenti, la richiesta, in taluni concorsi, di dettagliati preventivi, sarebbe da evitare.
Constatiamo infine che molti concorsi oltralpe sono a procedura selettiva, peccato!

Lo studio Montemurro Aguiar Architetti, fondato nel 2009 da Cristiano Aguiar (1984) e Tiziana Montemurro (1975), ha sede a Mendrisio.

Attualmente ha partecipato a 45 concorsi, ottenendo premi in 16:

Questa intervista appartiene a una serie raccolta nel dossier digitale «Concorsi». Il dossier viene sviluppato contemporaneamente anche in francese e tedesco.

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