Re­si­den­za Pré-Ba­bel

L’edificazione di immobili residenziali di altezza e tipologia differenti all’interno dell’ex parco e centro sportivo Pré-Babel risponde al principio della densificazione scrupolosa che consente di preservare la continuità degli spazi verdi e gli alberi esistenti.

Data di pubblicazione
17-07-2013
Revision
12-10-2015

La prima fase dell’intervento – Pré-Babel I – comprende tre immobili a tre piani (edifici 1, 2 e 3) per un totale di ventotto abitazioni d’alta gamma in condominio. Nella seconda fase – Complesso residenziale del Parco di Grange-Canal – è prevista la costruzione sullo stesso lotto di tre palazzi più alti destinati a ospitare appartamenti di fascia media e – nel rispetto della legge ginevrina sulle costruzioni – anche alloggi sovvenzionati. Una delle sfide nell’urbanizzazione di questo parco è stata quella di trovare il linguaggio architettonico e gli involucri più adatti alle tre tipologie abitative.

La distribuzione e la forma degli immobili creano un’alternanza tra spazi alberati e superfici erbose. Le unità abitative, con triplo o quadruplo affaccio, godono tutte di un variegato panorama di prati e boschetti.

I viali di accesso agli edifici 1, 2 e 3 serpeggiano all’interno del parco e conducono a ingressi leggermente ribassati rispetto alla quota del terreno. Allo scopo di alterare il meno possibile il paesaggio del parco gli accessi ai parcheggi sotterranei sono completamente nascosti alla vista. Le vie di accesso al parco e al parcheggio sotterraneo confluiscono nel vestibolo di ingresso di ciascun immobile. I corrimano in acciaio cromato e i pavimenti grigio chiaro in graniglia e marmo artificiale contribuiscono a espandere otticamente lo spazio. Gli ingressi degli appartamenti sfoggiano porte in rovere scuro accostate a dispositivi di illuminazione dello stesso formato. Le spoglie pareti in cemento a vista contrastano con questi elementi di estremo pregio.

La tromba delle scale rischiarata dalla luce naturale serve due o tre appartamenti e un monolocale per piano. Le abitazioni – disposte su un unico livello – hanno dimensioni generose, tre affacci e soffitti dell’inconsueta altezza di 2.70 metri. A partire dall’ingresso si dividono in due aree principali: da una parte la zona giorno con cucina, sala da pranzo, soggiorno e biblioteca, dall’altra la zona notte composta da camere letto, sale da bagno e guardaroba. Tutti gli appartamenti sono dotati di un balcone coperto e di una veranda vetrata. Una delle abitazioni all’ultimo piano di ciascun immobile possiede un accesso indipendente a una vasta terrazza sul tetto riparata da una sorta di padiglione.

Nella composizione degli immobili – di ispirazione quasi classica – si combinano elementi in calcestruzzo prefabbricato orizzontali e verticali. Alle bande orizzontali tinteggiate in grigio si accostano pannelli verticali di larghezza variabile, la cui tonalità gialla richiama il colore della pietra calcarea impiegata nelle costruzioni ginevrine. Finestre scorrevoli realizzate con snelli profilati in alluminio si alternano agli elementi in cemento di colore giallo. Le finestre e i parapetti specchianti riflettono la vegetazione arborea circostante. Tali elementi rafforzano inoltre l’impressione trasmessa dalla facciata di una «trama geometrica intessuta di fili d’argento».

Committente: Frontimmo SA; Chêne-Bougeries; Ginevra

Architetti: Annette Gigon / Mike Guyer; Zurigo

Collaboratori: concorso: G. Dafflon, K. Fröhlich, realizzazione: G. Dafflon, M. Clivio, C. Jahn, A. Pochon, P. Rabijns, K. Fröhlich, M. Wagner

Direzione lavori–appalti: Roberto Carella architectes; Ginevra

Architetto paesaggista: Schweingruber Zulauf architectes paysagistes; Baden

Calcoli strutturali: Fiechter ingénieurs SA; Chêne-Bourg

Impianti elettrici: ECE SA; Bernex

Domotica: Ryser Eco S.A.R.L.; Ginevra, Mike Humbert; Ginevra

Date: concorso 2003–2004, primo premio, progetto–realizzazione 2004–2008

 


 

 

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