Il pro­get­to del­l'ac­qua co­me espe­rien­za sen­so­ria­le

Intervista a Simone Micheli

Silvia Berselli, co-curatrice di Archi 3/2019 – L'acqua del benessere, dialoga con Simone Micheli a proposito di spa, benessere e acqua – rigorosamente frizzante.

Data di pubblicazione
17-06-2019

Il metodo progettuale

Come inizia un progettocomplesso come quello di un centro benessere? qual è l’elemento centrale?
L’elemento centrale è l’uomo con la sua sensorialità. L’obiettivo è quello di dare forma a spazi che permettano all’essere umano contemporaneo di stare bene, di sentirsi accolto, coccolato, ben voluto all’interno di un ambiente fatto proprio per lui. Ogni nuovo centro benessere, ogni spa scaturisce quindi da una tensione continua verso la floridezza energetica e l’appagamento sensoriale. Combino scelte di colore, di forma e di materiale sulla base di attenti studi e proficue ricerche volte a svelare i principi che animano l’interiorità dell’uomo, a soddisfare i suoi bisogni, a offrire risposta ai suoi desideri. 

Il progetto di complessi termali comporta la partecipazione di “saperi” differenti: come si coordina l’apporto dell’architetto con quello degli specialisti? Quali influenze si sviluppano tra le diverse competenze tecniche e il processo di progettazione?
Come in un organismo vivente, tutte le componenti sono essenziali al buon funzionamento dell’insieme ed ugualmente importanti. Fondamentale è l’armonia che deve vigere tra i diversi elementi che costituiscono il progetto, le diverse specificità, le molteplici competenze che intervengono. Quando do vita ad una nuova opera agisco come un regista che sapientemente orchestra attori dai temperamenti differenti, combina scene diversificate, dirige tecnici ed esperti al fine di dare vita ad un cult indimenticabile.

Come è cambiato negli ultimi anni il metodo di progettazione? è diverso l’approccio rispetto a quello del professionista tradizionale?
L’approccio in termini generali non è cambiato: l’idea che da sempre anima il buon progettista è quella di dare vita a spazi che possano offrire benessere all’uomo che si muove ed abita al loro interno. Ad essersi trasformati però, in linea con il contesto che si evolve, sono alcuni principi divenuti imprescindibili: l’attenzione e il rispetto per l’ambiente, la capacità di integrare l’apparato tecnologico – essenziale – all’interno dell’organicità dell’opera, la cura nel ridurre gli sprechi ed ottimizzare le risorse. Un buon progetto oggi deve sapersi distinguere dalla massa di opere uguali che popolano il mercato per ergersi alla sua vetta. Deve diventare il centro di un volano comunicativo di estese dimensioni capace di riqualificare l’intero territorio in cui l’opera sorge. 

Come si presenta oggi il rapporto tra l’acqua e i materiali da costruzione? C’è ricerca nel campo? Si preferiscono soluzioni tradizionali o piuttosto materiali innovativi?
L’acqua è l’anima di un progetto dedicato al benessere. Dal suo fluire ininterrotto, dalle sue qualità purificatrici e disintossicanti prende forma l’idea stessa di benessere dell’uomo. L’acqua è simbolo di un pensiero fluido e coerente, continuo e fresco ed è quindi dal suo scorrere che lo spazio si modella e l’atmosfera si origina. Sono solito premiare un sapiente connubio tra tradizione e innovazione anche nella scelta dei materiali, al fine di dare vita a spazi che siano sospesi tra tempo e spazio, al di fuori della consueta logica delle cose!

Il rapporto con l’utente

Le richieste dei clienti e della committenza sono cambiate nel tempo? In che modo e in che ambito?
Le richieste dei committenti sono sempre diverse poiché si basano sulle loro volontà, sui sogni, sui loro vissuti e scaturiscono dal contesto in cui l’opera prenderà forma. Si concretizzano poi grazie al connubio con il mio pensiero, le mie conoscenze, lo stato d’animo che ho nel momento in cui regalo una forma che si manifesta nell’opera. 
Non posso uniformare le richieste dei miei clienti in macro-filoni di pensiero poiché queste sanno distinguersi proprio come le affascinanti opere che ne conseguono. Non accetterei di realizzare progetti banali che seguono richieste scontate. Tra me ed il committente c’è sempre un’illuminata intesa che dà il via alla collaborazione. 

Come si costruisce un progetto di architettura termale, centro benessere, piscina o spa che integri il concetto di qualità?
È essenziale che ogni opera sia veicolo di qualità e contemporaneamente qualifichi lo spazio in cui prende forma. Non esiste una formula magica che dia come risultato la qualità sicura, l’eccellenza. Sulla base delle specificità di ciascun progetto, quindi, l’essere di qualità assume sembianze e sostanze diverse. È fondamentale essere sempre focalizzati sull’obiettivo da raggiungere: avere chiaro il traguardo, senza mai sottovalutare l’importanza dell’intero percorso necessario per raggiungerlo; questo dovrà essere curato e dettagliato in ogni sua tappa. Soltanto così sarà possibile dare vita ad un’opera completa, di qualità. 

Il mondo dell’acqua

Quale ruolo (o quali ruoli) ha l’acqua nei Suoi progetti?
L’acqua ha un ruolo centrale nella definizione degli spazi dedicati al benessere, in quanto sinonimo di rinascita, purezza, disintossicazione. È il suo fluire ininterrotto che plasma gli ambienti, le forme degli arredi, il posizionamento degli oggetti ed origina atmosfere capaci di accogliere l’uomo e farlo sentire benvoluto.

Quali forme dell’acqua fanno parte del Suo immaginario, del Suo mondo d’affezione, e perché?
L’acqua che scorre, l’acqua frizzante, effervescente che regala energia. L’acqua delle fontane come sinonimo di gioco e fascino, l’acqua del mare come simbolo di grandezza, libertà e tensione verso l’infinito.

 

Questo articolo appare online come complemento a Archi 3/2019, L'acqua del benessereQui si può leggere l'editoriale del numero e qui è possibile acquistarlo.

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