Artecasa sotto una nuova luce
Il progetto LuganoLifestyle 2023
Nella percezione più comune le sale di un’esposizione appaiono generalmente come spazi anonimi, neutri, svuotati di ogni genius loci. Contenitori volutamente muti e discreti che potrebbero in umane sembianze riconoscersi in ospiti troppo timidi per diventare loro stessi l’anima della festa, assistendo da soli spettatori al banchettare degli ospiti nei loro gradi salotti.
In un’epoca di rapporti digitali, impersonali e talvolta troppo inanimati le esposizioni intese come spazi architettonici effimeri appaino sempre più come luoghi decadenti più che celebrativi della qualità e delle genialità che in essi viene rappresentata, compromettendo così la qualità stessa dello scambio umano e intellettuale tra visitatori ed espositori, presupposto congenito del concetto stesso di «esporre».
Come il Grande Gatsby, LuganoLifestyle 2023 sarà l’ospite eccezionale, un’esposizione ove lo spazio, la luce, l’atmosfera, le ombre, la regia del tempo e dell’illuminotecnica detteranno le regole del ricevimento. Come invitati d’onore le aziende e i loro manufatti, la loro genialità e la loro comunicativa saranno coinvolti fisicamente e sensorialmente nello spazio espositivo.
Ambienti non sequenziali ma fluidi, strutturati con pareti bianche aventi una propria massa e illuminate nella ricerca di un gioco volumetrico di luci ed ombre; la ricerca progettuale mira alla costruzione di un’atmosfera contemplativa al contempo fortemente dinamica e interattiva. Gli spazi generati dal disegno di LuganoLifestyle all’interno del Padiglione 1 del Palazzo della Esposizioni di Lugano, assumono ciascuno un significato specifico, un carattere peculiare deciso, una forte e coinvolgente personalità di «maître de cérémonie».
«Nella moltitudine di una fiera, tra le centinaia di stand e la miriade di prodotti in esposizione, distinguersi è fondamentale. La luce, in questo, può essere di grande aiuto se usata non soltanto per illuminare, ma soprattutto per presentare, trasformando marchi, esposizione dei prodotti e allestimenti fieristici in veri e propri scenari di luce accattivanti, capaci di catturare l'attenzione del visitatore, attirandolo e invogliandolo ad entrare nello stand.» Stefano Dall’Osso
Il progetto ricerca nel disegno degli spazi e nello studio dell’illuminotecnica eseguito in collaborazione con il lighting designer Stefano Dall’Osso la possibilità che questo carattere proprio dell’esposizione si esalti ancor più nel momento in cui gli spazi, o meglio i luoghi, verranno riempiti, abitati e vissuti.
Attraverso l’utilizzo accorto dell’illuminazione è possibile in primo luogo ottenere un mezzo efficace per orientare l’interesse del visitatore e rafforzare la presenza degli oggetti esposti in rapporto alle pareti e alle superfici, ma allo stesso tempo plasmare una gerarchia percettiva tramite l’impiego di luci di accento puntate sui singoli elementi e dirette a farne risaltare i particolari e i dettagli. Si crea così una drammaturgia intensa di contrasti e luminosità, di luci e ombre, che sul visitatore esercita un fascino coinvolgente simile a quello di un’opera teatrale.