Impiantistica: BIM in team
BIM – Reality Check
L’Istituto svizzero Tropen-und Public-Health-Institut Swiss TPH intende riunire gli uffici, le aule e i laboratori sparsi in diverse sedi a Basilea. Per la nuova costruzione è prevista un’impiantistica ottimizzata e ad alta efficienza energetica sull’intera area.
Il concetto di impiantistica si basa su un’efficienza energetica molto elevata. Poiché i laboratori sono le entità maggiormente utilizzate, è fondamentale ottimizzare gli impianti tecnici, e in particolare ridurre le quantità d’aria dispersa. Un utilizzo energetico sostenibile viene attuato nel contesto dell’intero perimetro: il calore disperso dai laboratori che non può essere utilizzato nell’edificio è a disposizione delle altre costruzioni tramite la rete di distribuzione esistente.
La distribuzione dei mezzi dell'energia è funzionale alla necessità e segue i percorsi più brevi possibili. Caldo e freddo si prelevano dal locale «BaseLink». Le sale comandi necessarie si trovano nel seminterrato. I laboratori, parzialmente sottoposti a elevati carichi interni, presentano un fabbisogno minore di calore; ci si concentra pertanto sul raffreddamento flessibile: in presenza di carichi ridotti avviene tramite ventilazione (regolata a zone), mentre in presenza di carichi superiori e più costanti si ricorre a ulteriori elementi a soffitto (ventilconvettori); in caso di carico estremamente elevato si ricorre infine, in modo mirato, a impianti di raffreddamento a convezione. Il calcolo effettivo della prestazione si fa d’intesa con l’utente e tiene conto di una quota di riserva assegnata. Tutte le zone estranee ai laboratori sono climatizzate convenzionalmente, in base al fabbisogno, tramite sistemi di riscaldamento e raffreddamento radianti a soffitto oppure a pavimento (superfici di passaggio).
Le sale comandi per la ventilazione/il raffreddamento si trovano perlopiù sul tetto e in parte nel seminterrato. La distribuzione avviene prevalentemente nei corridoi e nelle grandi colonne montanti vicino alle scale. La distribuzione orizzontale scorre principalmente sopra un soffitto lamellare sospeso. Lo sfruttamento dell’energia solare avviene tramite un grande impianto fotovoltaico.
Progettazione in 3D
Il team generale di progettisti ha scelto deliberatamente di realizzare il progetto in BIM. Tutti i partner interessati hanno condiviso la decisione. In tale contesto sono stati centrali una pianificazione e un coordinamento 3D continuativi e una progettazione orientata all'integrazione con una banca dati; pendenze e verbali con i relativi link ai modelli sono gestiti digitalmente, i dati degli impianti specifici dell’opera sono gestiti tramite banche dati, con i relativi vantaggi in termini di pianificazione, gara d’appalto ed esecuzione.
L’architetto dirige il modello architettonico e la pianificazione dei laboratori, che aggiorna periodicamente e mette a disposizione del coordinatore BIM. Questi coordina i lavori dei progettisti e aggiorna periodicamente il modello complessivo. Gli architetti guidano i progettisti generali – in questo caso i progettisti di riscaldamento, ventilazione, condizionamento e raffreddamento – attraverso il modello federato. È in programma anche l'utilizzo del modello federato da parte della direzione dei lavori, per definire le procedure di montaggio e ottimizzare la pianificazione delle scadenze.
Intervista ai progettisti
A colloquio con Renato Mösch e Philipp Kunz, architetti ETH SIA FAS di Kunz und Mösch GmbH, e Christoph Borer, partner di Waldhauser + Hermann e capoprogetto.
Perché avete deciso di lavorare con BIM?
Mösch/Kunz: Da tempo progettiamo in 3D. Per una struttura come quella di questo edificio era praticamente impensabile non ricorrere al BIM.
Borer: All’inizio del progetto, nel 2017, avevamo già fatto diverse esperienze con questo metodo: lavoriamo a progetti BIM dal 2013. L’elevata tecnicizzazione e la planimetria generica erano presupposti ideali per portare la nostra esperienza nel progetto e svilupparla ulteriormente.
Cosa cambiereste per il prossimo progetto?
Mösch/Kunz: Anticiperei la comunicazione per migliorare il coordinamento del progetto. Determinati punti di conflitto e possibili punti di collisione devono essere discussi già in fase di progetto preliminare.
Borer: Occorre elaborare già in fase preliminare i piani di coordinamento, che possono basarsi su schizzi per creare una modellazione stabile. Numerose informazioni fondamentali devono già essere note in questo momento del processo.
Qual è stato il problema principale?
Borer: Il livello di dettaglio all’interno dei team deve essere armonizzato quanto prima e con una certa precisione. In questo caso il processo è durato sino alla fine della fase preliminare. Siamo così riusciti ad affrontare il progetto edilizio procedendo tutti di pari passo. Una difficoltà è consistita nella pianificazione dei processi di progettazione all’interno del team per creare una visione unitaria.
Mösch/Kunz: Osservare un modello BIM e navigare al suo interno è interessante e utile. Nelle riunioni però non è facile seguirlo se non si ha il controllo della fase successiva. Anche i quantitativi enormi di dati rappresentano un problema, e gli aggiornamenti del software comportano difficoltà nello scambio delle informazioni.
Qual è stato il successo più grande?
Borer: Al termine del progetto era già disponibile un modello dettagliato e coordinato con quantitativi precisi per la determinazione dei costi, che, grazie alla sua precisione, ha favorito la comunicazione e l’intesa sia all’interno del team di progettazione che con il committente.
Mösch/Kunz: L’analisi tempestiva dei modelli, con raffigurazione degli impianti,
è di grande aiuto.
Partecipanti al progettoCommittenza: Schweizerisches Tropen- und Public-Health-Institut, Basel
Architettura: Kunz und Mösch Architekten ETH SIA BSA, Basel
Struttura portante: Ulaga Partner, Basel
Impiantistica: Waldhauser + Hermann, Münchenstein
Parte idraulica: Grünig & Partner, Liebefeld-Bern
Parte elettrica: Pro Engineering, Basel
Pianificazione laboratori: Laborplaner Tonelli, Gelterkinden
Fisica della costruzione: RSP Bauphysik, Luzern
Protezione antincendio: Visiotec Consulting, Allschwil
Architettura paesaggistica: Fontana Landschaftsarchitektur, Basel
Direzione lavori: Kunz und Mösch Architekten ETH SIA BSA, Basel
BIM Manager / Coordinazione BIM: Waldhauser + Hermann, Münchenstein
Facts & Figures
Gara d’appalto/mandato: concorso a progetto anonimo con procedura di selezione per team di progettisti architetti, direzione generale / direzione progetto e pianificazione laboratori, 2017
Volume: 87 682 m³ (SIA 416)
Superficie per piano: 19 882 m²
Costi edilizi (piano dei costi 2): 91 Mio CHF
Label energetico: -
Progettazione: 2017–2019
Esecuzione: 2019–2021
Qui si può leggere il volume BIM Reality Check; qui trovate invece un dossier digitale che raccoglie articoli sul BIM.