Verso la sostenibilità energetica
Premio SIA Ticino 2020
In anni in cui si percepisce sempre più l'incombere della crisi climatica, esaminiamo come i progetti scelti dalla giuria del Premio SIA Ticino 2020 si confrontano con il risparmio energetico.
L’emergenza climatica è stata al centro delle discussioni su tutti i mass media nell’anno appena concluso. Alla questione climatica è legata indissolubilmente anche la sostenibilità nella costruzione, elemento che obbligatoriamente è divenuto parte integrante del cahier de charges di architetti e ingegneri, tecnici e specialisti che operano in ambito edile.
La pianificazione a lungo termine sui temi energetici, iniziata ben prima della spinta decisiva innescata dalla catastrofe di Fukushima del 2011, e supportata anche dall’elettorato svizzero nel 2017, punta alla riduzione dei consumi con la maggiore efficienza e alla riduzione delle emissioni grazie all’abbandono delle fonti fossili in favore delle fonti rinnovabili indigene. Sin dal 1996 la SIA ha proposto una raccomandazione per perseguire gli obiettivi della sostenibilità nella costruzione; alla fine del secolo scorso hanno visto la luce e si sono evoluti gli standard energetici e di sostenibilità, norme e leggi più rigide e definite hanno mutato in parte il lavoro dei progettisti. Rivolgendo lo sguardo all’indietro è possibile notare l’evoluzione, silenziosa ma necessaria, delle tecniche e dei materiali, il maggiore coinvolgimento di figure specialistiche, l’integrazione del pensiero sostenibile (volontariamente o meno) nelle varie fasi di progetto.
Nonostante gli sforzi negli ultimi vent’anni l’impronta di carbonio pro capite della Svizzera è rimasta pressoché stabile ma oltre 20 volte il valore pro capite compatibile con i limiti del pianeta. Allo stesso modo nell’ultimo ventennio l’impronta sulla biodiversità pro capite della Svizzera è quasi quattro volte superiore
ai valori soglia definiti come sostenibili per il pianeta, con un aumento pro capite di circa il 15%, e in valore assoluto di oltre il 30 %.
Gli edifici costruiti nel quadriennio 2016-2019 saranno tra quelli che dovranno affrontare la sfida del secolo: durabilità, bassi costi, efficienza elevata, emissioni e impatto minimo se non nullo – e anche in condizioni di clima estremo, come prevedono gli scenari climatici futuri elaborati a livello federale.
Nella rassegna presentata per il premio SIA edizione 2020 è possibile trovare opere eccellenti in termini di qualità sociale, inserimento e rispetto del territorio, funzionalità, soluzioni tecniche proposte e spirito innovatore.
Tutti gli edifici presentati nella rassegna rispettano chiaramente i requisiti di legge in termini di contenimento dei fabbisogni di energia, integrando in maniera importante le fonti di energia rinnovabili locali. Alcuni di essi, soddisfacendo alle certificazioni energetiche, garantiscono maggior comfort e qualità della costruzione, e grazie alla miglior pianificazione riducono ai minimi termini i propri impatti ambientali.
La nuova scuola dell’infanzia di Morbio Inferiore dell’architetto Jachen Könz è una delle cosiddette nuove costruzioni a zero energia. È certificata con lo standard Minergie-A, che richiede di soddisfare il fabbisogno energetico ridotto della nuova costruzione con impianti molto efficienti e alimentati con energie rinnovabili. Il fabbisogno di calore e di freddo è in questo caso soddisfatto mediante una pompa di calore geotermica, combinata a una diffusione tramite pavimenti radianti per il massimo comfort dei piccoli occupanti. La massa termica delle solette e il free cooling geotermico garantiscono il clima interno confortevole anche nelle giornate più calde.
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