Chirurgia urbana, Gandria
enrico sassi architetto
A Gandria, enrico sassi architetto interviene su alcuni spazi pubblici, tra riuso dei materiali e "progettazione" della vegetazione.
Articolato in due ambiti complementari, il progetto interessa alcuni spazi pubblici a Gandria, antico insediamento di pescatori e agricoltori collocato sulla riva del Ceresio ai piedi del Monte Brè. Questa caratteristica e pittoresca località, iscritta nella lista ISOS (Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere), ha una notevole rilevanza turistica dovuta alla particolare situazione geografica e al valore storico del costruito.
Il primo intervento prevede la sistemazione del percorso pedonale che attraversa il paese, la valorizzazione di alcuni alberi di olivo, la costruzione di un muretto a secco di sasso di Caprino (calcare di Moltrasio) lungo il sentiero e la formazione di una struttura ancorata ai pilastri del parcheggio lungo la strada cantonale tra Lugano e Porlezza, a cui sono fissati cavi metallici sui quali crescono diverse essenze rampicanti. Il progetto del verde tiene conto dello sviluppo della vegetazione nel corso degli anni e dei suoi cambiamenti nelle diverse stagioni. Ogni campata è infatti caratterizzata da una composizione differente, in cui sono combinate specie decidue e sempreverdi per evitare superfici completamente spoglie nei mesi invernali.
Il secondo intervento consiste nella sistemazione della risalita che costeggia il cimitero e lo collega con il parcheggio soprastante, che si trovava in cattive condizioni di conservazione, attraverso la costruzione di una nuova scalinata con gradini in pietra massiccia che utilizzano le pedate della struttura precedente come piani di posa. Ciascuno di questi elementi, che presentano profili eterogenei e sono costituiti da diversi tipi di pietra, sono stati fabbricati nel laboratorio degli scalpellini di Lugano recuperando i blocchi che vi erano già depositati. In coerenza con questa sperimentazione materica, i pianerottoli sono realizzati con pezzi unici, anche in questo caso ricavati da antiche lastre già usate, mentre i parapetti sono in ferro crudo con finitura ossidato naturale.
«Archi» 4/2021 può essere acquistato qui. Qui si può leggere l'editoriale con l'indice del numero.
Luogo Lugano Gandria
Committenza Città di Lugano, DSU, Spazi Pubblici
Architettura Enrico Sassi architetto, Lugano
Collaboratori I. Lucca, R. Blasi, A. Armellini
Ingegneria civile ingegneri Pedrazzini Guidotti, Lugano
Ingegneria ambientale Oikos, Bellinzona
Giardiniere Forni Fabio, Villa Luganese
Fabbro Bernasconi Renato, Lugano
Fotografia Marcelo Villada Ortiz
Date progetto 2017-2020