Vent’anni per la Rete donna e SIA
La Rete donna e SIA si impegna da due decenni a favore delle donne attive nel settore della progettazione e della costruzione. Paola di Romano e Alexa Bodammer (copresidenti), Beatrice Aebi (membro fondatore) e Salome Hug-Meier (membro del Comitato SIA) fanno un resoconto delle esperienze raccolte in questi vent’anni, mettendo in luce la forza e l’importanza della Rete.
Continuare a promuovere l’inclusione e la diversità
Paola di Romano e Alexa Bodammer: «Per noi la copresidenza è una soluzione che funziona perfettamente. Quando abbiamo da affrontare una nuova sfida possiamo consultarci e vedere le cose da due prospettive diverse. È come una boccata di ossigeno. In questo momento stanno succedendo parecchie cose, a tutti i livelli, la Rete donna e SIA porta avanti con impegno vari progetti appassionanti: uno di questi è il lancio del sito web «sia NOW!», pensato per dare sostegno alle architette e alle ingegnere e per offrire loro una piattaforma attraverso la quale farsi conoscere. Assolutamente degni di nota sono anche i progetti proposti dai gruppi regionali e realizzati grazie alla collaborazione femminile. Penso, per esempio, all’esposizione «Girls city», a Basilea, che mira a incoraggiare le ragazze a dire la propria opinione e a far sì che la pianificazione urbana consideri le loro esigenze. Affinché questi progetti funzionino e si possa tenere conto delle caratteristiche specifiche di ciascuna regione dobbiamo lasciare un ampio margine di manovra ai gruppi regionali. La Rete è indipendente, ma ben integrata nella struttura SIA. È un aspetto fondamentale. Dal 2014, il ruolo della Rete è menzionato esplicitamente anche nello Statuto della SIA, il che ha contribuito a consolidare la nostra organizzazione all’interno della Società. Lo si vede anche dal numero di adesioni. Nei primi anni eravamo appena una quindicina di donne, mentre oggi la Rete conta ben oltre 600 membri. Vogliamo sfruttare questo momento positivo per continuare a promuovere l’inclusione e la diversità».
Paola di Romano e Alexa Bodammer sono copresidenti della Rete donna e SIA da gennaio 2022. Paola di Romano è architetta e titolare dello studio PdR architects, con sede a Ginevra. Sempre nel Cantone di Ginevra, lavora come esperta e membro del Comitato d’esame nell’ambito della formazione di Disegnatrice/Disegnatore AFC con indirizzo professionale Architettura. Alexa Bodammer è architetta e urbanista. Lavora come ricercatrice presso la Scuola universitaria professionale di Lucerna (HSLU) e si occupa di temi legati alla cultura della costruzione.
La Rete è un atout per la SIA
Beatrice Aebi: «Resto sempre e ancora impressionata nel constatare l’ampio ventaglio di competenze professionali delle donne presenti alle nostre riunioni. La Rete donna e SIA è cresciuta moltissimo, è un risultato straordinario che dimostra quanto la nostra organizzazione sia, di fatto, sempre e ancora necessaria. Lo conferma un sondaggio, condotto di recente tra i nostri membri, in merito alle esperienze discriminanti vissute nel settore della costruzione. La SIA è sempre più consapevole di questo aspetto e di conseguenza si sta intensificando anche la collaborazione intrattenuta tra la Rete e l’associazione. All’inizio è capitato spesso che dovessimo giustificare la nostra esistenza. Oggi invece posso dirlo a piena voce: la Rete è un atout per la SIA». I successi ottenuti con vari progetti lo dimostrano, tra questi il libro «Eugenia, l’ingeniosa», edito in tre lingue e che, ormai da diversi anni, fa parte integrante dei programmi di insegnamento per le scuole elementari nei Cantoni di Ginevra e di Vaud. I primi dieci anni ci sono serviti per crescere e rafforzarci. Ora la Rete si è fatta conoscere. Adesso si tratta di dimostrare e di mettere pienamente in atto le nostre competenze professionali».
Beatrice Aebi, architetta e urbanista, è tra i membri che hanno fondato nel 2004 la commissione «Donna e SIA». In dicembre 2007, è stata eletta presidente, carica che ha mantenuto fino al 2021.
Collaborare, con più vicinanza
Salome Hug-Meier: «In occasione della cerimonia, tenutasi a Lugano per festeggiare l’anniversario della Rete donna e SIA, si è resa manifesta la varietà, la competenza e l’energia che caratterizzano le donne impegnate all’interno della Rete. In una cornice solenne, sono intervenute le portavoce della generazione che ha vissuto gli esordi. I presenti hanno così avuto modo di capire meglio il contesto e anche le resistenze con cui l’organizzazione ha dovuto fare i conti nel momento in cui ha visto la luce. Con tenacia ci siamo fatte avanti e abbiamo portato il tema della promozione delle donne all’interno della SIA. Resta però ancora un po’ di strada da percorrere. In seno al Comitato, mi vedo impegnata a favore delle donne e in difesa dei temi che ci stanno a cuore. La Rete e la Società collaborano una a fianco dell’altra, ora si tratta di collaborare con più vicinanza, in modo che le competenze e il punto di vista delle donne siano sufficientemente rappresentati in tutti gli organi della SIA. Un passo in questa direzione sarebbe il conferimento del diritto di voto in seno all’Assemblea dei delegati. Mi auguro che in futuro la Rete rivolga maggiormente la propria attenzione sull’interdisciplinarità e renda visibile, in modo mirato, il contributo che le donne apportano in tutti i gruppi professionali del settore della progettazione e della costruzione. Il ruolo della Rete riveste tuttora importanza, il viaggio continua e sono lieta di proseguire il percorso insieme».
Salome Hug-Meier è membro del Comitato SIA dal 2022 e rappresenta il gruppo professionale Ingegneria civile. L’ingegnera civile è membro dell’Associazione svizzera delle donne ingegnere (ASDI) e membro della direzione della società Schnetzer Puskas Ingenieure AG a Basilea.