Cen­tro Coop, Bia­sca

Heinz Isler, Hansjörg Sigg

Questo progetto si basa su una configurazione molto semplice ma efficace per il programma funzionale previsto. Per la costruzione è stato usato un pacchetto che pesa in totale solo 300kg/m2, rendendo il sistema costruttivo molto efficiente e poco costoso.

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Data di pubblicazione
09-08-2024
Fotomontaggio del Centro Coop di Biasca nel contesto urbano del paese

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Fotomontaggio del Centro Coop di Biasca nel contesto urbano del paese. Isler ha sempre prestato notevole attenzione all’inserimento paesaggistico dei suoi progetti, mettendo in relazione la forma dei gusci e dunque la tecnica di modellazione con il contesto specifico.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (Archivio Heinz Isler)
Heinz Isler in cantiere

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Immagine che ritrae Isler in cantiere. La tecnica costruttiva del guscio è semplice e chiara, egli ha utilizzato una centina provvisoria molto leggera composta da travi, assi di legno e pannelli coibentati come cassero a perdere, su cui ha posato l’armatura secondo gli assi principali delle tensioni propri delle strutture in questione.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Fase di getto del calcestruzzo

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Immagine della fase di getto del calcestruzzo. Per ridurre al minimo il quantitativo di materiale impiegato e per seguire la geometria curva, il calcestruzzo veniva spruzzato
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Pianta, sezione e prospetti

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Pianta, sezione e prospetti. In quasi tutti i progetti sviluppati, Isler si occupava anche del disegno e della definizione delle facciate, nonché della loro relazione con il guscio
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Dettaglio del giunto tra guscio e cavi di precompressione

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Dettaglio del giunto tra guscio e cavi di precompressione, uno dei dettagli più articolati dei suoi progetti: i cavi di precompressione sono necessari per compensare gli sforzi di compressione orizzontali alla base. Data la forma della sovrastruttura, la predisposizione dei cavi in diagonale risulta essere la più efficiente in quanto essi sono orientati secondo la risultate degli sforzi lungo le facciate perpendicolari.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Immagine di dettaglio dell’edificio ultimato

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Immagine di dettaglio dell’edificio ultimato. In questo progetto, come in altri casi, gli appoggi a terra seguono una curvatura dolce. Il deflusso delle acque è garantito dalla geometria stessa della struttura.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Fotomontaggio del Centro Coop di Biasca nel contesto urbano del paese

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Fotomontaggio del Centro Coop di Biasca nel contesto urbano del paese. Isler ha sempre prestato notevole attenzione all’inserimento paesaggistico dei suoi progetti, mettendo in relazione la forma dei gusci e dunque la tecnica di modellazione con il contesto specifico.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (Archivio Heinz Isler)
Heinz Isler in cantiere

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Immagine che ritrae Isler in cantiere. La tecnica costruttiva del guscio è semplice e chiara, egli ha utilizzato una centina provvisoria molto leggera composta da travi, assi di legno e pannelli coibentati come cassero a perdere, su cui ha posato l’armatura secondo gli assi principali delle tensioni propri delle strutture in questione.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Fase di getto del calcestruzzo

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Immagine della fase di getto del calcestruzzo. Per ridurre al minimo il quantitativo di materiale impiegato e per seguire la geometria curva, il calcestruzzo veniva spruzzato
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Pianta, sezione e prospetti

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Pianta, sezione e prospetti. In quasi tutti i progetti sviluppati, Isler si occupava anche del disegno e della definizione delle facciate, nonché della loro relazione con il guscio
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Dettaglio del giunto tra guscio e cavi di precompressione

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Dettaglio del giunto tra guscio e cavi di precompressione, uno dei dettagli più articolati dei suoi progetti: i cavi di precompressione sono necessari per compensare gli sforzi di compressione orizzontali alla base. Data la forma della sovrastruttura, la predisposizione dei cavi in diagonale risulta essere la più efficiente in quanto essi sono orientati secondo la risultate degli sforzi lungo le facciate perpendicolari.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Immagine di dettaglio dell’edificio ultimato

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Immagine di dettaglio dell’edificio ultimato. In questo progetto, come in altri casi, gli appoggi a terra seguono una curvatura dolce. Il deflusso delle acque è garantito dalla geometria stessa della struttura.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Fotomontaggio del Centro Coop di Biasca nel contesto urbano del paese
Heinz Isler in cantiere
Fase di getto del calcestruzzo
Pianta, sezione e prospetti
Dettaglio del giunto tra guscio e cavi di precompressione
Immagine di dettaglio dell’edificio ultimato

Poco dopo la realizzazione del Centro giardino Wyss a Zuchwil nel 1961, Heinz Isler utilizza anche nella progettazione del Centro Coop di Biasca una forma libera a partire da una geometria definita matematicamente. La struttura presenta una forma a pianta centrale con quattro appoggi, una configurazione molto semplice ma efficace per il programma funzionale previsto. La particolarità risiede nell’assenza di travi di bordo. Il guscio si piega con una curvatura in aggetto lungo i lati perimetrali, aumentando la rigidezza della struttura ma mantenendo uno spessore ridotto del calcestruzzo armato. Per la costruzione utilizza, come nell’opera precedentemente citata, una centina in legno composta da capriate curve e un sistema di travi sulle quali si disponevano a intervalli regolari sottili assi di legno, a cui era fissato l’isolamento che aveva anche la funzione di cassaforma a perdere nella fase costruttiva. Il pacchetto totale pesava solo 300kg/m2, molto meno rispetto a una struttura tradizionale, il che rendeva il sistema costruttivo molto efficiente e poco costoso. Come nella maggior parte dei gusci da lui progettati, anche qui sono presenti cavi di precompressione a livello delle fondazioni. Questa tecnica riduce gli sforzi orizzontali sulla struttura compensando le forze di trazione nel calcestruzzo. 

Il Centro Coop di Biasca è stato demolito: purtroppo, la datazione precisa non è documentata nelle fonti disponibili.

Luogo: Biasca

 

Committente: Coop

 

Architettura: Hansjörg Sigg (Basilea)

 

Ingegneria civile: Heinz Isler

 

Cronologia :1962-1963

 

Conversioni/interventi demolizione

 

Geometria
dimensioni lato: 22.8 m; lato: 22.8 m; h max: 8.23 m; superficie complessiva del guscio: 576 m2
fondazioni diretta a livello -1

 

Materiali: fondazione e interrato > cls HB 400

 

Concetto statico:  guscio bilanciato con cavi di precompressione

 

Metodo
principio sperimentale forma geometrica
modellazione (fisico, numerico, calcolo) si presume nessuna modellazione, dato che il progetto è stato realizzato sulla base del Centro giardino di Zuchwil

 

Contesto
destinazione: edificio commerciale
inserimento: ambiente urbano

 

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