Il lavoro della Commissione Tecnica Urbanistica e Architettura
Nel 2017 la Conferenza delle Associazioni Tecniche del Cantone Ticino (CAT) ha fortemente voluto e quindi istituito la Commissione Tecnica Urbanistica e Architettura (CT UA), al fine di trattare il tema dell’urbanistica e della pianificazione del territorio del Cantone Ticino. Tale scopo viene perseguito volgendo uno sguardo attento e critico sugli strumenti utilizzati in questo ambito e in modo particolare sul Piano direttore, sui Programmi d’agglomerato per giungere fino ai Piani regolatori comunali.
Tra i vari temi di cui si occupa la CT UA dalla sua istituzione, considerata la sua importanza e attualità, c’è quello di promuovere e sensibilizzare le autorità cantonali e comunali e i cittadini sui particolari meccanismi di elaborazione dei Piani regolatori (meccanismi applicati con sensibilità e conoscenze che vanno oltre gli ambiti progettuali, comprendendo anche specifiche competenze in ambito sociologico, economico, legale ecc.), sull’importanza della costituzione a vari livelli (cantonale e comunale) delle commissioni urbanistiche e edilizie (non limitandosi più quindi solo alle commissioni nuclei storici) e sulla necessità di creare la figura dell’architetto cantonale.
La CT UA ha inoltre sempre perseguito l’obiettivo di trasmettere questi intenti ai principali Comuni del nostro Cantone occupati nell’allestimento dei «masterplan d’ordine pianificatorio», strumento importante per porre le basi della pianificazione di quartieri, città o agglomerati derivanti anche dai nuovi confini comunali nati dalle recenti aggregazioni (Lugano, Mendrisio e Bellinzona in particolare). Gli sforzi si sono anche rivolti a promuovere l’adozione della corretta procedura da parte dei Comuni per quanto riguarda l’utilizzo del concorso, così da permettere a più professionisti di confrontarsi nell’elaborazione di questo importante strumento di pianificazione del territorio. La CT UA ha in questo senso accolto con soddisfazione la scelta – prima di Mendrisio, poi di Bellinzona e infine di Lugano – di allestire dei mandati di studio paralleli (MSP) con procedura di selezione, ritenendola la strada migliore da perseguire.
La collaborazione tra pianificatori, urbanisti e architetti, con l’aiuto anche di altri consulenti, è ormai un tema riconosciuto; essa è diventata necessaria e indispensabile per affrontare le sfide future della pianificazione del nostro territorio. Si tratta di uno dei principali obiettivi che la CT UA vuole promuovere e raggiungere.
I MSP di Mendrisio e quelli di Bellinzona sono conclusi ed entrambi già trasformati rispettivamente in Piano direttore comunale (PDC) e in Piano d’azione comunale (PAC). Nel mese di settembre 2021 anche Lugano ha terminato la procedura di concorso, cui seguiranno i successivi passi. Interessante risulta comprendere cosa rimane del lavoro di consegna dei rispettivi MSP valutando come gli stessi abbiano influito nell’elaborazione del PDC o del PAC: Mendrisio, assieme a chi ha elaborato il progetto vincente, ha sviluppato il Piano direttore comunale e quindi si può dire che dell’esito della messa in concorrenza sia stato tenuto conto per le conclusioni che indirizzeranno la pianificazione futura; Bellinzona ha invece deciso, per realizzare il PAC, di seguire in parte le indicazioni ritenute più valide sviluppate dai singoli gruppi partecipanti ai MSP e in parte di introdurne di nuove scostandosi dagli esiti della procedura; Lugano seguirà il principio scelto da Mendrisio, attribuendo all’esecutore del progetto vincitore un mandato successivo per l’elaborazione del PDC.
Nel merito, resta fondamentale ricordare che i MSP sono una forma di messa in concorrenza non anonima, appropriata per determinare la giusta soluzione di compiti molto complessi (o non definibili in dettaglio anticipatamente) tramite un dialogo diretto tra il collegio di esperti, la committenza e i partecipanti. I chiari obiettivi dettati dal committente assieme alla massima libertà lasciata ai partecipanti di modificarli e migliorarli trasformano questo dialogo in un delicato lavoro, utile e determinante per lo sviluppo delle fasi successive.
Resta il grande rischio che il lavoro svolto dai gruppi che partecipano ai MSP possa venire trasformato dal committente, dal politico, in puro alibi per giustificare scelte fatte per necessità e non legate a una nuova visione del territorio. La CT UA, insieme alla CAT, veglierà affinché questo non avvenga.