Una de­li­ca­ta schie­ra su­bur­ba­na

EMI Architekt*innen ha costruito dodici case unifamiliari a schiera con struttura in legno e calcestruzzo. La forma a torre, delicata e suggestiva, si integra bene nell’eterogeneo quartiere alla periferia di Baden.

Data di pubblicazione
04-10-2024

I centri urbani sono oggi popolati sempre più densamente, ed entro pochi anni lo spazio per ulteriori progetti sarà limitato. Per questo in futuro bisognerà sviluppare maggiormente quartieri periferici. Come questa trasformazione differisca da quelle delle aree centrali è attualmente oggetto di dibattito. EMI -Architekt*innen ha fornito una possibile risposta per la cooperativa Lägern, la più grande e antica di Argovia.

Le case a schiera si trovano alla periferia di Baden. Compatte e dotate di piccole bussole, hanno giardini antistanti e terrazze sul tetto, si integrano in un ambiente eterogeneo, non anonimo ma anzi piuttosto vivace, fatto di case unifamiliari e qualche edificio residenziale. Lo spazio limitato – i tre piani erano un requisito di progetto – doveva essere sfruttato al meglio. Gli architetti hanno svolto il compito puntando sullo sviluppo in altezza a livelli sfalsati. Con una larghezza delle case di soli 3,75 metri, si sono anche spinti leggermente oltre i limiti. Tuttavia, bisogna fare i conti non solo con lo spazio ma anche con il rispetto dei costi di costruzione di 2500 CHF/m2. Le case sono state realizzate in un periodo in cui i prezzi erano in aumento e la pressione sui costi era di conseguenza elevata, in rapporto al budget limitato, come confermato da Christian Inderbitzin di EMI Architekt*innen «Questo è uno dei nostri progetti più economici».

Come a Tokyo e Parigi

L’attenzione ai costi non ha impedito agli architetti di inserire dettagli eleganti, come le maniglie in legno dei mobili della cucina, il cui nero lucido ricorda le opere in lacca nera di Eileen Gray – una tecnica che l’architetta e designer aveva appreso in Giappone. Pur trattandosi di case dell’agglomerato di Baden, sulla facciata si notano anche rimandi alle abitazioni asiatiche. Rispetto agli edifici in legno tradizionali, le finestre sono leggermente sovradimensionate con davanzali ribassati, alcune delle ante possono essere inclinate, altre ruotate. Gli infissi, le persiane e gli ingressi sono di un rosso brillante che contrasta con il legno opaco e preventivamente ingrigito della facciata, finemente strutturata e dall’aspetto leggero.

Questo articolo è apparso nella pubblicazione speciale «Città in legno – Edifici residenziali in legno, finanziariamente sostenibili». Altri articoli sul legno sono raccolti nel dossier digitale.

Sulla sommità della facciata, però, l’immagine cambia: la particolare forma della copertura, un tetto in forte pendenza, ricorda le case parigine, con lamiere anch’esse finemente piegate che delimitano la schiera. La gronda separa la struttura dai piani sottostanti e divide anche l’ultimo dei mezzi livelli all’interno. Delicatezza e leggerezza caratterizzano l’intero edificio e collegano insieme tutti i rimandi.

Legno nel cemento

Il piano interrato e le pareti divisorie delle unità sono in calcestruzzo. Queste ultime sono lastre alte 9 m con mensole su cui poggiano le solette in legno. «Abbiamo invertito l’assemblaggio parete/solaio, poiché quest’ultimo normalmente poggia su una parete prima della costruzione di quella successiva», spiega Christian Inderbitzin. Nel complesso, tutte le unità sono composte da 130 m2, con cinque locali e una cantina. Ai piani sfalsati, dopo mezza rampa di scale, si trovano le camere e i tre bagni distribuiti nel volume dell’abitazione. La compensazione in altezza dei livelli sfalsati permette di avere al piano terreno una cucina con un soffitto molto alto e all’ultimo piano un sottotetto.

Com’è tipico delle costruzioni in legno, le condotte salgono verticalmente, senza distribuzione orizzontale. La cooperativa non ha richiesto la separazione dei sistemi e dei materiali, tutte le tubazioni sono posate a vista sulla struttura in legno e calcestruzzo, anche i radiatori sono installati direttamente alle pareti.

Salendo le scale, da ogni pianerottolo si ha un affaccio sulla stanza successiva con i soffitti e le travi dipinte di grigio chiaro. Al colmo, di fronte alla terrazza, il tetto mansardato si estende sopra la scala. All’esterno la vista spazia sui tetti circostanti e sul limitare del bosco vicino arrivando fino a scorgere la cresta del Lägern. Per le giovani famiglie queste case a schiera, nonostante le scale, rappresentano un’alternativa agli appartamenti – sono quasi una villetta unifamiliare. Esteticamente si tratta di un collage di elementi culturali finemente equilibrato. Si inseriscono in un quartiere strutturalmente eterogeneo, con case di varie tipologie e volumi con molti elementi decorativi; in questo senso incarnano un possibile modo di pensare i quartieri periferici di una città.

PARTECIPANTI AL PROGETTO

Committenza: Lägern Wohnen, Baden

Architettura e paesaggio: EMI Architekt*innen, Zurigo

Ingegneria civile: wlw Bauingenieure, Zurigo

Costruzion legno: Hector Egger, Lagenthal

Statica legno: Pirmin Jung (Schweiz), Sursee

Tecnica edificio: Lippuner-EMT, Grabs

Ingegneria elettrotecnica: Gutknecht Elektroplanung, Au

Fisica della construzione: Wichser Akustik & Bauphysik, Zurigo

 

EDIFICIO

Volume (SIA 416): 7838 m3

Superficie netta: 1791.81 m2

Certificazione: Minergie Standard (non certificato)

 

LEGNO E COSTRUZIONE

Costruzione: legno e calcestruzzo armato

Legname strutturale: abete rosso/abete (Svizzera)

Superficie facciata in legno: 770 m2, 65 m2 (attico, rivestimento in lamiera)

Elementi solai e tetto: 90 pezzi

Quantità legno: (senza facciata, pergola e rivestimenti interni) 157 m3; OSB, DSP: 83 m3

Legno lamellare a strati incrociati: entrate e piani intermedi, 104 m2; DSP: 1712 m2

 

DATE E COSTI

Realizzazione: 2021-2023

Costruzione moduli: settembre-novembre 2022

Produzione moduli: giugno-luglio 2022

Costi (CCC 1–9): 8.07 Mio CHF incl. IVA

Montaggio legno (CCC 214): 1.54 Mio CHF

Costruzione dell’involucro (struttura portante e pareti interne, compreso il programma dei lavori): ca. 1 Mio CHF

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